• Aumentati gli stipendi di assessori e sindaco di Pachino
  • Il Comune è in dissesto finanziario ed appena uscito dal commissariamento
  • Gratis, invece, l’incarico di portavoce affidato ad un giornalista

E’ in dissesto finanziario il Comune di Pachino che ha un nuovo sindaco, Carmela Petralito, dopo la fase di commissariamento a seguito dello scioglimento per mafia del Municipio.

Passivi pesanti

I commissari, nel giugno scorso, dichiararono di non poter approvare il bilancio, a fronte di un passivo di circa 28 milioni di euro e nei mesi scorsi si sono pure verificate diverse proteste, tra cui quelle dei dipendenti pubblici, per i ritardi nell’erogazione delle mensilità.

Gli aumenti degli stipendi

Eppure, nelle ore scorse, come scrive La Sicilia, il nuovo esecutivo, composto dal sindaco e dagli assessori Spiraglia, Arangio, Mandalà, Buggea e Giuliano, nella prima seduta di giovedì scorso, ha disposto gli aumenti dei propri stipendi.

Il primo cittadino che prima percepiva 2.788 euro incasserà 3.067 euro; il vicesindaco che partiva da 1.533 euro guadagnerà 1.687 euro; gli assessori e presidente del Consiglio avranno uno scatto di oltre mille euro: da 1.254 euro a 1.380 euro.

Risparmio sul giornalista

Il risparmio sui costi per i contribuenti lo si avrà sulle spese del portavoce, incarico assunto da un giornalista, che non riceverà nemmeno un centesimo.

“Guardia medica chiusa e loro si aumentano gli stipendi”

Durissimo il commento del consigliere d’opposizione, Barbara Fronterrè, candidata a sindaco per il Centrosinistra ma sconfitta al primo turno da Carmela Petrolito, esponente del Centrodestra. “La guardia medica cittadina, infatti, e’ stata di nuovo chiusa, ampliando il nostro Terzo mondo sanitario.  Intanto, sindaco e assessori hanno trovato il tempo di fare la prima giunta, giunta numero 1 servita solo ad aumentarsi lo stipendio del 10%”

“Segnale pessimo”

Per il consigliere comunale di Pachino ed esponente dell’opposizione, quanto deciso dall’amministrazione, è un pessimo inizio.

“Non dico di rinunciare – dice Barbara Fronterrè – allo stipendio, per carità, ma correre ad aumentarselo mi pare un segnale devastante, fuori luogo. Si è pure trovato il tempo di nominare improbabili staff e ben pagati esperti. Ma non si è trovato il tempo per una parola sulla chiusura della guardia medica, e per intraprendere un’azione con i vertici sanitari, a difesa della città”

 

 

 

Articoli correlati