I tormenti nel Pd Siracusa sembrano non avere fine. Dopo la frattura legata alla candidatura di Caterina Chinnici alle primarie del Centrosinistra, con una parte dell’area Dem che ha manifestato, con una lettera, la sua contrarietà mentre un’altra fetta di partito, con un documento, ha sostenuto la linea della direzione regionale, nelle ultime ore sta maturando l’ipotesi di dimissioni del segretario provinciale, Salvo Adorno.
Il 1 luglio la direzione provinciale
Un’indiscrezione apparsa stamane sul quotidiano La Sicilia, che trova conferma in fonti autorevoli del Pd, a due giorni dalla convocazione della direzione provinciale in cui si discuterà delle liste per le elezioni regionali ma anche dell’analisi del voto nelle recenti amministrative.
Ipotesi dimissioni Adorno
In questa sede, Adorno potrebbe comunicare la sua decisione di lasciare, a quel punto si dovrebbe convocare l’assemblea per l’elezione del nuovo segretario, a distanza di circa 2 anni da quella che consentì ad Adorno di assumere la guida del Pd.
Le sconfitte del Pd alle amministrative
L’esito delle elezioni amministrative, quelle dell’ottobre scorso e del 12 giugno, per nulla favorevoli al Pd potrebbero avere spinto Adorno a meditare di gettare la spugna, probabilmente la frattura interna attorno alla scelta di Caterina Chinnici ha accelerato il processo.
Il caso Chinnici
Tra i firmatari delle lettera anti Chinnici c’è Sofia Amoddio, ex parlamentare nazionale, moglie di Adorno, il quale, invece, è sulla linea del partito, avendo, peraltro, postato sulla sua pagina social il video della figlia del magistrato ucciso dalla mafia.
La sfida tra correnti
E pensare che il mese scorso, dopo due anni di lotte intestine tra correnti, si era giunti ad una pace, in particolare dentro l’area Dem, divisa in due tronconi: quella riconducibile ad Adorno, l’altra legata a Gaetano Cutrufo, esponente della direzione regionale del Pd e vicino al segretario regionale Anthony Barbagallo.
Cutrufo resta, al momento, l’unico candidato alle Regionali, Amoddio, dopo la lettera firmata insieme all’ex deputata Ars, Marika Cirone Di Marco, sembra aver abbandonato l’idea di tentare la corsa alle regionali.
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