La Procura di Siracusa ha iscritto due persone nel registro degli indagati in relazione alla morte di Sebastiano Cammisuli, 82 anni, investito lunedì scorso mentre stava attraversando la strada a Pachino, nel Siracusano.
Un uomo di 46 anni, costituitosi dopo l’incidente, è accusato di omicidio stradale, un 34enne, invece, risponde di autocalunnia in concorso con il primo. La notizia è stata resa nota da Studio3A-Valore che attraverso il consulente legale Salvatore Agosta assiste i familiari di Cammisuli.
Secondo la ricostruzione della famiglia l’anziano è stato travolto “da una Mitsubishi che sopraggiungeva in via Pascoli. Il 34enne si era “qualificato come il conducente dell’auto, ma dal suo interrogatorio e dalle testimonianze acquisite erano subito emerse troppe incongruenze.
E infatti l’indomani si è presentato in caserma il 46enne raccontando tutta un’altra verità e assumendosi le sue responsabilità: alla guida della Mitsubishi c’era lui”. Secondo quanto riferiscono i familiari il quarantaseienne “non aveva la patente di guida: anche la vettura sarebbe sprovvista di assicurazione”.
Nelle ore scorse, è morto dopo alcuni giorni di ricovero un anziano vittima di un incidente stradale, avvenuto il 17 giugno scorso sulla Maremonti, tra Palazzolo e Canicattini Bagni, la strada che lega Siracusa con la zona montana.
Secondo una prima ricostruzione degli agenti della Polizia municipale di Canicattini, il pensionato, originario di Palazzolo ma residente a Siracusa, si sarebbe ribaltato con la sua macchina per cause al vaglio degli inquirenti.
Era stato soccorso e poi condotto in ospedale ma nelle ore scorse è deceduto: una tragedia che riapre il dibattito sulla pericolosità di questa strada, dove nel marzo scorso, morirono altre due persone a seguito di un drammatico scontro.
Nei giorni scorsi, sull’autostrada Siracusa-Catania, è deceduto un 40enne, Giovanni Rizzo, vittima di un drammatico incidente stradale avvenuto all’altezza dello svincolo di Sortino dell’autostrada Siracusa-Catania.