Un peschereccio siciliano attaccato dalla guardia costiera libica. Secondo quanto ricostruito, l’Orizzonte era in navigazione in acque internazionali quando è stato avvicinato da una motovedetta che avrebbe iniziato a sparare. I pescatori si sono dati a una fuga repentina cercando di mettersi in salvo ma l’imbarcazione sarebbe stata pesantemente danneggiata, costretta a fermarsi e abbordata, e ora ha bisogno di assistenza per rientrare in porto.
Il peschereccio sarebbe ingovernabile per la rottura del timone, danneggiato dai colpi di mitra, mentre le comunicazioni sarebbero difficili perché i libici avrebbero anche sequestrato le schede dei telefonini dei marinai. Dopo l’allarme, sul posto è stata inviata una nave della marina militare italiana, che era di pattuglia nel Mediterraneo, per una prima assistenza. Dalla nave è partito un elicottero che ha individuato il peschereccio prima dell’arrivo dell’unità navale militare.
“Momento critico”
“Il peschereccio si trovava a 95 miglia dalle coste libiche, in acque internazionali ed è stato prima inseguito e poi raggiunto da una motovedetta libica da cui sono partiti dei colpi di mitra”. Lo afferma Nino Moscuzza, l’armatore siracusano dell’Orizzonte, il peschereccio attaccato nelle ore scorse da una motovedetta libica.
“E’ stata danneggiata – racconta l’armatore siracusano – la cabina di comando, per non parlare del timone della barca. Sono saliti a bordo, sottraendo la scheda del telefono satellitare, per cui non è stato possibile comunicare nell’immediato, L’allarme è stato poi dato a Roma ed il Governo ha inviato un aereo per prestare assistenza al peschereccio. Ci hanno rassicurato che non vi sono feriti tra i componenti dell’equipaggio, il comandante, probabilmente, per la paura, ha avuto un mancamento”.
“La barca è alla deriva – dice Moscuzza – perché il timone non funziona e si è stabilito un contatto con la Marina militare che invierà una unità per risolvere il problema tecnico. A quel punto, si provvederà a recuperare le attrezzature di pesca, che hanno un valore di circa 30 mila euro”.
L’armatore è stato in contatto con il vicesindaco di Siracusa ed assessore alla Pesca Edy Bandiera, che ha fatto anche da ponte tra l’armatore e le autorità italiane.
“Sono sani e salvi – dice Edy Bandiera – e questo è quello che conta. Stiamo fornendo la massima assistenza a questi pescatori, l’amministrazione comunale sta concedendo ogni aiuto possibile. Certo, i danni all’imbarcazione sono tanti, vedremo se il peschereccio potrà proseguire da solo o se sarà necessario trainarlo”.
Schifani: “Inaccettabile”
“L’attacco di stamattina al peschereccio siciliano, da parte di una motovedetta libica, è un atto di estrema gravità, che va stigmatizzato con forza in quanto avvenuto in acque internazionali. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, che per fortuna in questo caso non ha causato vittime ma solo tanta paura. È inaccettabile che i pescatori delle nostre marinerie rischino la vita ogni giorno, soltanto perché rivendicano un proprio diritto, svolgere la propria professione. Sono in costante contatto con la Farnesina e con il ministro Tajani e chiederò nelle prossime ore un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere di come mettere in sicurezza le acque davanti le nostre coste ed evitare così che episodi intollerabili di violenza come questo possano ripetersi in futuro”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’attacco all’equipaggio del peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, avvenuto a circa 95 miglia dalle coste della Libia.
“Vicenda da seguire con grande apprensione”
Seguiamo con attenzione e apprensione la vicenda del peschereccio Orizzonte della marineria di Siracusa. In questo momento l’assoluta priorità è assicurare che l’equipaggio sia messo in salvo. Subito dopo sarà necessario fare chiarezza su quanto accaduto e denunciato dal presidente della Federazione Armatori Siciliani, Fabio Micalizzi, perché sarebbe davvero gravissimo se ci trovassimo nuovamente di fronte ad un attacco a una nostra imbarcazione in acque internazionali da parte di una motovedetta libica”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo
Commenta con Facebook