Infuria la polemica sui limiti alle emissioni imposte all’impianto di gassificazione dell’Isab, nel Petrolchimico di Siracusa.

La polemica tra la Lega e Comune di Siracusa

Dopo che, ieri, il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ha criticato la decisione, approvata dalla Conferenza dei servizi sul riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale, perché i vincoli per l’azienda andrebbero “oltre migliori soluzioni tecniche impiantistiche, gestionali e di controllo in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente”, ha risposto l’assessore alla Tutela ambientale del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo, che ha espresso parere favorevoli ai limiti.

“Basta maglie larghe”

“Il territorio siracusano deve essere fiero del lavoro fatto dal Ministero, da Ispra e dai rappresentati della Regione e del Libero Consorzio. Dopo tanti anni, anche a Roma si sono accorti che la contiguità degli impianti e l’assenza di un Piano di qualità dell’aria regionale non permettono maglie troppo larghe come in passato” dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo.

Ridurre impatto ambientale

Secondo quanto riferito dall’assessore, l’obiettivo è stato di “ridurre gli impatti ambientali attraverso la verifica di report, dati e informazioni che lo stesso gestore (Isab Lukoil ndr) ha peraltro fornito”.

Le emissioni

Inoltre, il valore delle emissioni dell’ossido di azoto, è “del tutto coerente con i dati di monitoraggio forniti dal Gestore il quale è tenuto ad una corretta manutenzione e gestione dei presidi ambientali”.

In merito al valore delle emissioni dell’anidride solforosa e dell’ossido di carbonio, “le prescrizioni sono coerenti
con i dati di monitoraggio mentre sulle polveri la prescrizione è stata riformulata in 25 mg/Nm3 come media giornaliera e 20 mg/Nm3 come media annuale” dice Raimondo.

La posizione di Cafeo sui Comuni

Per il parlamentare regionale della Lega, Cafeo, i nuovi limiti accelereranno l’uscita di Lukoil dal Petrolchimico.

“Questo atteggiamento di contrapposizione – dice il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – non porta da nessuna parte, gli enti locali e le aziende devono dialogare e trovare soluzioni condivise, perché il muro contro muro è controproducente per il territorio ed una frattura tra pubblico e privato avrebbe effetti devastanti sotto molti aspetti. Invito i sindaci ad assumere comportamenti più responsabili, attaccarsi al petto la medaglia che ne attesti la sua integrità ambientale è davvero stucchevole”.

La replica dell’assessore

“Le strumentalizzazioni di alcuni sindacati e politici – dice l’assessore Raimondo – mortificano ulteriormente il territorio e la sua popolazione e per questo vorrei, per quanto possibile, smascherare le prescrizioni che comprometterebbero l’esercizio dell’impianto.

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati