• Individuato il responsabile delle picconate contro un’auto a Noto
  • L’autore è un parente della vittima con cui aveva degli screzi
  • E’ accusato di danneggiamento dai carabinieri

I carabinieri di Noto sono riusciti ad identificare il giovane autore del danneggiamento a colpi di piccone di una macchina parcheggiata in via Mandalà, a Noto.

Lite familiare

Le indagini hanno permesso di scoprire che il responsabile è un parente del proprietario dell’auto: tra loro, secondo la ricostruzione dei militari della Compagnia di Noto, ci sarebbero stati dei dissidi che l’indagato avrebbe voluto risolvere con quel gesto. L’episodio è accaduto nell’ottobre scorso e le immagini hanno fatto il giro dei social, fino ad arrivare nelle mani dei carabinieri che hanno impiegato diverse settimane per identificare quel giovane, adesso indagato per danneggiamento aggravato.

Il precedente

I due uomini, da quanto emerge nella ricostruzione dei carabinieri, appartengono ad un gruppo familiare piuttosto conosciuto a Noto: si tratta del medesimo nucleo protagonista di una sparatoria avvenuta nelle settimane scorse e culminata con l’arresto di un uomo, un 48enne, la cui misura cautelare è stata convalidata dal gip del tribunale di Siracusa.

Gli spari

Secondo la tesi dei militari, contro una casa situata  al Ronco Paisiello, all’ingresso di Noto, sono stati esplosi dei colpi da un fucile a doppia canna. A premere il grilletto sarebbe stato il passeggero di una macchina identificato nel 48enne, che avrebbe agito, secondo gli inquirenti, per colpire un nucleo familiare con cui sarebbe entrato in conflitto per alcune maldicenze su una donna.

Dopo i primi due colpi, l’uomo avrebbe ricaricato il fucile ma i rivali avrebbero reagito, sparando con una pistola calibro 9, ma i proiettili hanno forato  le finestre della camera da letto e della camera da pranzo della abitazione di donna di 60 anni, che, per fortuna, non è rimasta ferita.

Le indagini

A quel punto, l’auto si è dileguata, facendo perdere le tracce ma le indagini dei carabinieri, nonostante la reticenza dei testimoni, hanno permesso di identificare l’uomo con il fucile che sarebbe sparito, facendo perdere le sue tracce.

L’arresto

L’uomo si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Noto, accompagnato dal legale di fiducia e, al termine dell’interrogatorio, è stato dichiarato in stato di fermo. Su disposizione del pm della Repubblica Stefano Priolo, il 48enne è stato accompagnato nel carcere Cavadonna di Siracusa