Hanno deciso di non rispondere alle domande del gip di Catania, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, Rosario Salemi e Giuseppe Iacono, i due poliziotti di Siracusa arrestatati perché accusati di aver gestito traffici di droga insieme ad esponenti della criminalità organizzata siracusana.

Due agenti in carcere

I due, entrambi difesi dall’avvocato Sebastiano Troia, sono in carcere, il primo a Caltagirone, il secondo a Santa Maria Capua Vetere, in Campania, ed hanno partecipato in videoconferenza all’udienza nell’aula del del gip del Tribunale di Catania.

Poliziotta respinge le accuse

Ha, invece, risposto alle domande del giudice, Claudia Catania, anche lei agente della Questura di Siracusa, finita agli arresti domiciliari. L’indagata, difesa dall’avvocato Sergio Fontana, ha, sostanzialmente, respinto le accuse che le vengono mosse. Ha preferito non rispondere alle domande Vincenzo Santonastaso, agli arresti domiciliari, che, secondo gli inquirenti, avrebbe aiutato i poliziotti nei loro traffici, forte dei suoi legami con Salemi.

Le accuse dei pentiti

Uno dei principali accusatori dei poliziotti è Francesco Capodieci, collaboratore di giustizia, condannato ad oltre 20 anni in appello per droga, ex boss del Bronx, una delle principali piazze dello spaccio di Siracusa, a cui gli agenti infedeli vendevano droga, quella che era sotto sequestro, frutto di altre operazioni delle forze dell’ordine.

I soldi

Capodieci ha riferito dei traffici di droga con i poliziotti e di alcuni passaggi di denaro. “La sera ci vedemmo con il Salemi al quale consegnai 10.000 euro subito e 10.000 euro dopo dieci giorni. Chiesi al Salemi se era contento che avesse preso 20.000 euro e lui mi rispose “siamo 3 quanto ci dobbiamo dividere, dovrebbe essere uno al giorno cosi”

La paura di un collaboratore

Massimiliano Mandragona, siracusano, diventato collaboratore di giustizia negli anni scorsi, non ha mai parlato dei poliziotti infedeli ma nel 2021 ai magistrati ha raccontato di aver fatto affari con la droga con loro sostenendo di non aver mai fatto cenno di questo aspetto temendo ritorsioni per se e la sua famiglia.

Articoli correlati