Il Pd chiude la porta ad un candidato alla presidenza del Consiglio comunale di Siracusa che possa avere il sostegno dell’amministrazione del sindaco Francesco Italia.
La linea del Pd
Questa la linea del partito, al termine dell’incontro di ieri nella propria sede, per discutere delle strategie in vista dell’elezione del capo dell’assemblea. In documento, i vertici del Pd ribadiscono di essere all’opposizione al sindaco neo rieletto, con cui c’è stata l’ennesima fragorosa rottura dopo il mancato apparentamento al ballottaggio, deciso da Italia secondo la tesi degli esponenti del Partito democratico.
Il documento del Pd
“Il PD di Siracusa conferma l’indirizzo politico di opposizione costruttiva al sindaco Italia e alla sua amministrazione e la propria collocazione politica alternativa alla destra. In relazione gli assetti istituzionali nel consiglio comunale nelle commissioni consiliari il PD con i propri consiglieri è aperta al confronto istituzionale anche con le altre forze di opposizione anche al fine di valorizzare il ruolo del PD in consiglio comunale” si legge nel documento del Pd.
Il dialogo con le forze di opposizione
Il Pd, in questa ottica, riterrebbe di dover dialogare, in merito alla presidenza del Consiglio, con le altre forze di opposizione all’amministrazione Italia, tra cui il Centrodestra e la componente di Fuori sistema per Siracusa, legata all’ex sindaco Giancarlo Garozzo, che dispone di 3 consiglieri.
Pd ago della bilancia
Il Pd, con i suoi tre alfieri, rischia davvero di essere l’ago della bilancia nella partita per la presidenza del Consiglio, visto che vi è un sostanziale equilibrio tra il Centrodestra ed i supporter di Italia.
I guai del Centrodestra
In realtà, il Centrodestra avrebbe pure i numeri per ottenere lo scranno dell’aula Vittorini solo che è dilaniato da scontri interni attorno al nome di Ferdinando Messina, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Insieme, a cui si aggiunge Fuori sistema di Siracusa, ma osteggiato dal Mpa, che rivendica quella carica. Ed a quanto pare, nelle ultime ore, due consiglieri di FdI avrebbero lasciato già il partito, attirati dalla sirene degli autonomisti del deputato regionale, Peppe Carta.
“Saremo quello che era un tempo il Psi”
Con il Centrodestra “balcanizzato” e con il Mpa pronto a seguire la sua strada, magari provando a trovare una intesa con Italia, i voti del Partito democratico sarebbero determinanti: una situazione inimmaginabile poco dopo la tornata elettorale. “Potremmo essere quello che un tempo era il Partito socialista, quando era il vero ago della bilancia della politica italiana” commenta sorridente un autorevole esponente del Pd.
Gli “italiani” del Pd
La linea intransigente del Pd sul sindaco, mette, almeno per il momento, all’angolo i cosiddetti” italiani, coloro che con il primo cittadino intendono dialogare, tra tutti il deputato regionale, Tiziano Spada.
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