Sembrava che il trasferimento del Pronto soccorso di Siracusa nella sua antica sede, all’interno dell’ospedale, ed al centro di lavori di ristrutturazione, potesse consumarsi nei primi giorni di luglio.
Si dovrà attendere ” la seconda metà di settembre” riferisce la direzione generale dell’Asp di Siracusa che, nelle ore scorse, con il suo manager, Alessandro Caltagirone, ha compiuto “un ulteriore sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento strutturale e tecnologico e acquisire informazioni sui tempi certi di completamento”.
Il risiko dei reparti
Il 24 giugno scorso si è consumato il passaggio del reparto di Terapia intensiva nella nuova palazzina, ricavata nell’area dell’ospedale Umberto I, e questo avrebbe consentito al Pronto soccorso di tornare nei suoi locali ma in questo risiko è coinvolto il reparto di Oncologia, trasferito negli anni scorsi all’ospedale Di Maria di Avola proprio per fare spazio al Pronto soccorso. L’Asp di Siracusa aveva ipotizzato che “nella prima settimana di luglio” tutto si sarebbe sistemato, compreso il ritorno di Oncologia a Siracusa ma qualcosa è andato storto, tenuto conto che il direttore generale si è dovuto recare nel cantiere.
Cosa deve essere ancora completato
“In via di completamento, ancora, i lavori – dice Caltagirone – di realizzazione dell’ampia e particolare sala di attesa alla quale è stato destinato l’intero edificio prospiciente l’ingresso del Pronto soccorso, dove era allocato, tra gli altri, il posto di polizia, a cui è stata individuata una migliore e più adeguata sistemazione all’interno dell’area di emergenza”
Le parole di Caltagirone
“Dai tecnici ha ricevuto rassicurazioni che per la seconda metà di settembre l’area sarà completata in tutti i suoi aspetti e si potrà procedere alla sua inaugurazione con il trasferimento del Pronto soccorso dalla attuale sede provvisoria dove, dopo un veloce riadeguamento dei locali, rientrerà da Avola il reparto di Oncologia” spiega il direttore generale dell’Asp di Siracusa in una nota diffusa agli organi di informazione.
Inoltre, secondo quanto riferito da Caltagirone, “pur comprendendo le legittime aspettative della collettività per un Pronto soccorso con ambienti più consoni rispetto agli attuali ho ritenuto opportuno attendere il completamento dei lavori e delle dotazioni di arredi e tecnologiche, compresa la nuova apparecchiatura di radiodiagnostica che ci è stata consegnata soltanto in questi giorni, per evitare disagi con lavori in corso e consegnare alla cittadinanza, un nuovo Pronto soccorso completo in tutti i suoi aspetti”
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