A Pachino mancano i medici per coprire i turni del Pte mentre a Rosolini ci sono i camici bianchi che garantiscono il servizio.
E’, in sintesi, il concetto espresso dalla sindaca di Pachino, Carmela Petralito, per testimoniare la differenza tra i due presidi in cui la bilancia non pende dalla parte della struttura sanitaria di Pachino, i cui guai hanno avuto inizio nel febbraio scorso con la morte di un uomo di 38 anni, che, dopo essersi recati nel Pta per un malore è deceduto senza che un medico potesse visitarlo in quanto, in quel momento, non ce ne era uno in turno.
L’inchiesta e l’emergenza mai finita
Da lì, a parte l’inchiesta della Procura di Siracusa, si sono susseguiti incontri e tavoli a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale alla Salute, a cui hanno preso parte i deputati regionali di Siracusa, per consentire a Pachino la copertura dei turni ma con pochi successi.
Del resto la sindaca, in piena estate, con il boom turistico, aveva denunciato, ancora una volta, l’assenza di medici che avrebbe potuto pregiudicare la salute non solo dei residenti ma dei vacanzieri. Per fortuna, non è accaduto nulla di grave ma, ora che siamo in autunno, il problema permane e così la sindaca, nel rivolgersi alla deputazione regionale siracusana perché possa interessarsi di questa interminabile vicenda, ha voluto lanciare un messaggio, il cui destinatario sembra essere il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, che è di Rosolini.
La stoccata della sindaca
“Risulterebbe inoltre incomprensibile dover constatare, come già sta accadendo attualmente, che altri Presidi, come quello di Rosolini, risultino con tutti i turni coperti da medici d’emergenza e Pachino invece con tutti i turni scoperti, in una situazione che non garantisce quindi un’adeguata tutela sanitaria” si legge in una breve nota di Carmela Petralito.
La questione politica
Ora, al netto della problematica, piuttosto seria, la questione ha anche dei risvolti politici: la sindaca, che, nei mesi scorsi, aveva annunciato di volersi dimettere ci ha poi ripensato ma la sua amministrazione risulta in bilico, al punto che, lunedì prossimo, in aula si voterà la mozione di sfiducia presentata da 13 consiglieri comunali su 16. I rapporti tra la sindaca ed il parlamentare regionale di Forza Italia non sono stai mai idilliaci e nelle ore scorse il deputato Ars ha bocciato la decisione del Comune di pubblicare un avviso per l’affidamento in concessione della Chiesetta dedicata a San Francesco di Paola a Marzamemi.
L’affondo di Gennuso alla sindaca
Sul piano amministrativo – ha detto Gennuso – è incredibile che il Comune pubblichi un avviso per concedere a terzi l’utilizzo di un bene di cui non è ancora entrato in possesso, visto che la Sovrintendenza di Siracusa, proprietaria della Chiesetta, non ha ancora concluso l’iter di affidamento al Comune. Sul piano politico, fatto forse ancora più grave, è noto a tutti che fra pochi giorni si voterà la sfiducia e che quindi questa Amministrazione non sarà più alla guida della città”.
La risposta
Chiaro che sono questione diverse ma il fatto che la sindaca, in merito alla vicenda dei medici, abbia preso ad esempio la situazione a Rosolini, fa sorgere più di un sospetto su una risposta, prettamente politica, al parlmantare di Forza Italia.
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