Il Punto nascita dell’ospedale di Avola ha le condizioni di sicurezza per restare aperto? A chiederlo non sono i medici, gli infermieri o deputati nazionali o regionali ma la stessa amministrazione dell’isola che, evidentemente, non conosce, con esattezza, la gestione della carenza di medici e pediatri da parte dell’Asp di Siracusa.

La lettera all’Asp dell’assessorato alla Salute

In una lettera, inviata alla direzione sanitaria dell’azienda, e per conoscenza al Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatore epidemiologico,  l’assessorato regionale alla Salute ha imposto alla stessa Asp l’invio di una relazione “entro il 19 gennaio sulla situazione attuale del personale medico e di pediatria del Punto nascita Avola-Noto”. Inoltre, nello stesso documento viene chiesto all’Asp di “esporre se sussistono le condizioni per il mantenimento dell’attività e o per la temporanea chiusura dello stesso Punto nascita”.

La denuncia della Fials

L’iniziativa dell’assessorato regionale alla Salute prende spunto da un recente segnalazione della Federazione italiana autonomie locali e sanità in  merito alla crisi scoppiata al Punto nascita di Avola, prima chiuso temporaneamente e poi riaperto qualche ora dopo a seguito di una rimodulazione della turnazione che ha interessato i reparti di Pediatria di Lentini e Siracusa.

Le altre segnalazioni

Nel merito c’è anche stata una richiesta di ispezione ad opera del ministero della Salute da parte del senatore del Pd, Antonio Nicita, mentre il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro, ha paventato la sospensione momentanea del Punto nascita di Avola per ragioni di sicurezza, visti i turni massacranti a cui sarebbero tutt’ora sottoposti i medici.

“Turni oltre i limiti di legge”

“Risulta che codesta direzione avrebbe disposto la mobilità d’urgenza di pediatri di altri reparti in servizio presso nosocomi aziendali, misura che determinerebbe carenze di medici anche in detti presidi, determinando un prolungamento dei turni oltre i limiti di legge consentiti”

L’esternalizzazione dei medici

“Risulterebbe che codesta amministrazione abbia fatto ricorso alla esternalizzazione di medici avvalendosi di ditte esterne, per la quale non si ha notizia di alcuna autorizzazione assessoriale, nè richieste derogatoria in tal senso” si legge nello stesso documento.