Alla fine i 9 medici siracusani avevano ragione nell’affermare, con una lettera inviata all’Asp di Siracusa, che il servizio Sten all’ospedale Di Maria di Avola, il trasporto dei nascituri in una struttura più attrezzata dotata di Terapia intensiva, presentava delle criticità.

La conferma di Auteri

La conferma non l’ha data la direzione dell’Azienda sanitaria provinciale, nè l‘assessorato regionale alla Salute, a cui il gruppo parlamentare del Pd aveva presentato, nelle settimane scorse, una interrogazione, chiedendo che fosse disposta una ispezione. E’ stato il parlamentare Ars di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, che ha presentato un’interrogazione, a svelare, finalmente, il mistero, muovendo delle accuse ben precise in relazione al funzionamento critico del servizio, “che è attualmente funzionante” dichiara Auteri, ma con tanti problemi.

“San Marco rifiuta di inviare l’ambulanza”

“L’ospedale San Marco di Catania non può rifiutarsi di inviare l’ambulanza della rete Sten/Stam ad Avola. Chiedo con urgenza all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, quali provvedimenti intenda prendere contro una disposizione chiaramente contraria alle disposizioni regionali” attacca il deputato regionale di FdI.

La distanza

Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, afferma che  “il direttore sanitario del reparto di pediatria dell’ospedale San Marco di Catania sostiene, infatti, che Avola sia a oltre 60 minuti di distanza e per questo non può inviare un’ambulanza della rete Sten/Stam (il trasporto in emergenza neonatale e quello assistito materno).

Le accuse al dirigente di Pediatria

Inoltre, come spiega il parlamentare di FdI, “in base all’organizzazione ospedaliera, si prevede l’intervento della sede dello Sten tramite invio di propria autoambulanza per gli ospedali che siano raggiungibili entro 60 minuti e, dove il limite si supera, pongono a carico dell’ospedale interessato il trasporto del bambino”.

“Ma l’ospedale di Avola si trova a 48 minuti dalla sede della Rete Sten, prevista all’ospedale San Marco – sottolinea il deputato FdI all’Ars – ma il dirigente di Pediatria, Raffaele Falsaperla, ha comunicato di non poter inviare l’ambulanza perché oltre i 60 minuti. Oltre che falso, è contrario alle norme di legge e alle disposizioni regionali. Questa situazione, ancora una volta, mette in luce la necessità per Siracusa di avere il nuovo ospedale al più presto. Perché la nostra provincia non può dipendere sempre da Catania, ma deve muoversi da sola. In sinergia, ma in autonomia”.

 

 

 

Articoli correlati