Il gup del tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri, ha emesso una sentenza di condanna pari a 6 anni e 10 mesi di reclusione nei confronti di Mario Comandatore, 46 anni, siracusano, con precedenti penali, accusato di rapina. L’uomo è stato riconosciuto responsabile dal giudice del colpo commesso nel settembre dello scorso anno in una gioielleria in via Adige, a ridosso di corso Gelone, il cuore di Siracusa.

Secondo la tesi degli agenti della Squadra mobile, che hanno condotto le indagini, il quarantaseienne sarebbe entrato nell’attività commerciale con il volto coperto ed armato di una pistola, puntata contro la proprietaria per convincerla a consegnargli il bottino.

E’ stata poi la denuncia della donna a consentire alla polizia ed ai magistrati della Procura di Siracusa di aprire un’inchiesta ma prima di individuare il presunto rapinatore è trascorso circa un mese. Per identificare Mario Comandatore, è stato necessario guardare per parecchi giorni i filmati delle telecamere di sicurezza della gioielleria e confrontarle con quelle della zona, allo scopo di  svelare un particolare che potesse consentire ai poliziotti di sapere con certezza chi fosse l’autore dell’assalto armato.

L’uomo, difeso dall’avvocato David Buscemi, si è sottoposto al processo con il rito abbreviato ma il pm di Siracusa, nel corso della sua requisitoria, aveva sollecitato una pena più pesante, pari a 7 anni e 7 mesi di reclusione.

 

 

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