Ci sarà il leader dei Forconi, Mariano Ferro, tra i candidati siracusani della lista De Luca Sindaco di Sicilia, legata all’ex sindaco di Messina. L’annuncio è avvenuto stamane, a Siracusa, in piazza Minerva, nel cuore del centro storico di Siracusa.
Il movimento dei Forconi
Ferro, imprenditore agricolo, è stato tra i promotori di questo movimento, a cui aderirono agricoltori, pastori, allevatori, nato nel 2011 e protagonista di scioperi a oltranza e blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. La protesta partì dalla Sicilia ma si allargò al resto d’Italia, anche grazie all’adesione degli autotrasportatori, che provocarono la paralisi del trasporto su gomma dell’intero Paese, a partire dai rifornimenti di carburante.
Ferro già candidato alla presidenza della Regione
Ferro è stato anche candidato alla presidenza della Regione e nelle scorse amministrative ad Avola è stato tra i più ostinati oppositori dell’uscente sindaco, Luca Cannata e della sorella, Rossana Cannata, vincitrice delle elezioni.
Gli altri candidati
Gli altri candidati nella lista di De Luca sono: Luigi Fiumara, di Floridia, primario di chirurgia ad Avola Noto dal 2003 consigliere della società siciliana di chirurgia; Romina Miano, di Rosolini, docente di lettere all’istituto d’istruzione secondaria superiore Archimede di Rosolini; Luna Stella Sole, di Priolo; Marco Bertone, volontario della protezione civile, chef di professione, ex consigliere comunale per 2 legislature comune di Augusta.
Non c’è Scala dopo rottura con Giarrusso
Il mese scorso, Moena Scala, ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa ed ex del M5S, era indicata tra le possibili candidate all’Ars nella lista di De Luca. La fumata nera è arrivata dopo il divorzio tra l’ex sindaco di Messina con l’europarlamentare Dino Giarrusso, di cui Scala è sostenitrice.
Lista De Luca anche alle Politiche
“Abbiamo avuto l’autorizzazione del Viminale, per cui la nostra lista parteciperà alle Politiche” ha detto Cateno De Luca. “Siamo certi che, in un colpo solo, vinceremo le elezioni in Sicilia ed otterremo almeno il 3% alle Politiche” ha aggiunto un ottimista De Luca, che poi ha attaccato Micciché, Lombardo e Cuffaro.
Affondo a Lombardo e Cuffaro
“Hanno sempre pensato – ha detto De Luca – a sistemare i loro parenti: Lombardo ha tracciato il futuro di suo cognato all’Asp di Enna ed ora vuole sistemare il nipote in Parlamento mentre Cuffaro, grazie a Musumeci, ha ottenuto la nomina di direttore generale del Dipartimento Finanze della Regione Siciliana per il fratello”.
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