“Non posso definirsi impresentabili, è un’espressione brutta ed impropria che sta calpestando le dignità di queste persone”. Lo afferma a BlogSicilia l’ex assessore regionale, Bruno Marziano, che interviene sulla vicenda dell’opportunità da parte del Pd di candidare o meno alle Regionali esponenti finiti sotto processo. Il veto alla loro partecipazione alla competizione elettorale è stato posto da Caterina Chinnici, che, però, è sul punto di gettare la spugna. 

Scialfa sì ed altri 2 ex assessori no

Per Bruno Marziano, il criterio della incandidabilità non è stato adottato in modo uniforme.  “Secondo me, dal momento che vengono a mancare i 5 Stelle, rinunciare a candidati che hanno provvedimenti giudiziari di lieve entità è un errore” dice l’ex assessore regionale.

“Peraltro, non c’è uniformità nelle valutazioni. Prendiamo – aggiunge Marziano – il caso di Valentina Scialfa: è coinvolta insieme ad Angelo Villari e Luigi Bosco nel procedimento giudiziario legato all’inchiesta sul buco al bilancio Comune di Catania. Eppure, lei è capolista alla Camera mentre sugli altri pende la spada di Damocle dell’incandidabilità all’Ars”.

Il caso Villari

Frattanto, Villari ha lasciato il Pd, dimettendosi da segretario di Catania e da tutti gli incarichi di partito. Ha riposto anche la tessera ed ha deciso di candidarsi alle regionali con ‘Sicilia Vera’ la lista di Cateno De Luca. Peppino Lupo è, invece, in attesa della decisione di stasera della direzione regionale del Pd.

“Non si può essere garantisti a Bruxelles e fondamentalisti a Siracusa ed a Palermo, aspettiamo con fiducia la direzione di questa sera. Per le Regionali, la lista del Pd di Siracusa è praticamente completa” dice Marziano

A Siracusa tre nomi per l’ultimo posto in lista

C’è anche una situazione complessa a Siracusa che, frattanto, ha perso il suo segretario, dimessosi a luglio. Il nodo riguarda i nomi dei tre uomini da inserire nella lista per le regionali.

Carta potrebbe rientrare in gioco

Giuseppa Carta, sindaco di Melilli entrato da circa un mese nel Pd, con la benedizione dei Giovani turchi di Fausto Raciti e Matteo Orfini, potrebbe rientrare in gioco se la direzione regionale dovesse togliere il veto ai candidati sotto processo.

“I nomi sicuri sono quelli di Gaetano Cutrufo e di Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini. In merito – dice Bruno Marziano – al terzo candidato uomo, in quanto gli altri due sono riservati alle donne, i nomi in lizza sono tre: Tiziano Spada, il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, in attesa della decisione della direzione di stasera sulla sua candidatura, e Salvo Rapisarda, un tecnico della Lukoil, che ho proposto io. Abbiamo dentro gli imprenditori ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo il partito del lavoro”.