Finisce in tribunale una vicenda in tema di difesa dell’ambiente in cui il parroco di San Paolo, a Siracusa, padre Rosario Lo Bello è rimasto coinvolto in prima persona. Il sacerdote da tempo conosciuto per le sue posizioni ambientaliste è rimasto vittima di insulti e di una campagna di diffamazione a mezzo social senza precedenti e per questo ha sporto denuncia. Al centro la vicenda della costruzione di un resort di lusso nel Golfo di Ortigia, alla Pillirina. Da qui la presa di posizione del prete e gli attacchi su facebook su un quotidiano locale. False accuse e volontà di infangare il sacerdote, tutte provenienti da due profili quello di un certo Filippo Tanghetti e Stefano Andolina.

Dopo la denuncia la Polizia avrebbe accertato che i profili facebook erano gestiti per Filippo Tanghetti, al 7 febbraio 2015, dall’utenza fissa della società che ha in opera la realizzazione del resort la Elemata Maddalena, che in un post pubblicato su Facebook prende le distanze e “condanna l’azione diffamatoria messa in campo” assicurando di aver fatto partire un’indagine interna per comprendere i profili di quanto accaduto. Questo quanto scrivono su facebook:

“Siamo estranei a qualsiasi campagna denigratoria nei confronti di padre Lo Bello. Pur non condividendo il suo modus operandi, essendo stati ripetutamente vittime dello stesso metodo atto a delegittimare a mezzo stampa, condanniamo con sdegno ogni azione diffamatoria dalla quale prendiamo nettamente le distanze”.

L’altra profilo da quanto riferiscono gli investigatori sembrerebbe gestito dall’utenza fissa del periodico locale che anche nella versione cartacea che on line ha più volte attaccato il sacerdote. Insomma il clima rimane rovente sul resort, bloccato anche da un provvedimento della Regione che ha stoppato la “variante bellezza” varata dal consiglio Comunale. Da qui il ricorso al Tar da parte della società che chiede lo sblocco della lottizzazione nell’area con la nomina di un commissario ad acta.