Manifestazione davanti all’ingresso dell’ospedale di Augusta delle associazioni e dei comitati  che temono il ridimensionamento del Muscatello. “Vanno riaperti  Medicina e Chirurgia” hanno detto i manifestanti che rilanciano il tema del sindaco per il quale quei reparti, chiusi per fare spazio all’emergenza covid19, adesso vanno restituiti alla città. Il timore che serpeggia ad Augusta è di un impoverimento dell’ospedale nell’ambito di una nuova organizzazione sanitaria su scala regionale.

“Siamo qui in modo pacifico -spiega una manifestante – ma non sappiamo a giugno quello che potrà accadere. Questi reparti sono importanti ma ciò che è importante è tutto l’ospedale di Augusta che ricade in una zona sensibile per la presenza del secondo polo petrolchimico al mondo e per le sue ricadute ambientali e sanitarie. Mi sembra che sia sufficiente per comprendere quanta valenza abbia il Muscatello”.

Il sindaco, Cettina Di Pietro, nel chiedere anche  la consegna di altri due Oncologia ed Oncoematologia, ha già manifestato i suoi timori. .”Altrettanto chiaramente vogliamo dire che, se dovesse esistere – ha detto il sindaco di Augusta – una manovra per penalizzare il nostro ospedale approfittando del Covid, la nostra risposta sarà la mobilitazione ed è quella che chiederemo a tutti gli augustani. Augusta e tutto il comprensorio industriale deve tornare ad avere il suo Ospedale. Questo vuol dire non solo che dovranno essere celermente restituiti i reparti momentaneamente sospesi ma che si debbono rapidamente completare tutti quei servizi e quei reparti – fra i quali i già citati Oncologia e Oncoematologia – che il piano sanitario regionale assegna al nostro nosocomio”.