La percentuale della raccolta differenziata a Siracusa è “congelata” al 50%. Questo si legge, scorrendo i dati, relativi al 2022 ed ai primi 7 mesi dell’anno in corso.

Il raffronto tra il 2022 ed il 2023

Nel 2022, i primi due trimetri nella città erano andati peggio con una percentuale del 49,59%, salvo poi crescere nei due successivi, chiudendo a dicembre con il 50,45%.

Nel 2023, i primi due trimestri sono stati chiusi meglio, con un dato pari al 50,19% anche se nel solo mese di luglio la percentuale è scesa al 49,64%.

Lontana la soglia del 65%

Il dato, seppur migliore rispetto a quelli di Catania e Palermo, che sono su percentuali bassissime, è abbastanza distante dall’obiettivo nazionale del 65% fissato dalla legge. Il rapporto rifiuti urbani 2022, redatto dall’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, spiega, analizzando i dati dell’anno precedente, “che il tasso il tasso nazionale di raccolta differenziata si attesta al 64%, un punto percentuale inferiore rispetto alla soglia obiettivo nazionale del 65% stabilita dal D.lgs.152/2006 per il 2012″.

Tra le soluzioni paventata dall’Ispra, lo sfruttamento “dei fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per favorire la costruzione di nuovi impianti di gestione e smaltimento rifiuti su tutto il suolo italiano”.

Gli evasori

Al netto dell’importanza degli impianti, certamente carenti nel Siracusano, va detto che la quota di evasori è elevatissima nel capoluogo. Dai dati forniti dal Consiglio comunale, quello del 2019, prima del suo scioglimento, emergeva che l’evasione si attestava intorno al 45%.

Metà dei siracusani non paga le imposte

Insomma, quasi la metà dei siracusani non paga le tasse, per cui difficile immaginare una crescita della raccolta differenziata con una percentuale così esagerata di furbetti, peraltro non ancora scovati. Basta vedere, appunto, i dati del 2022 e del 2023, in cui il tasso è inchiodato al 50%. Vuol dire che a reggere la baracca sono coloro che, invece, le imposte le pagano, peraltro tra le più care in Italia.

I problemi in Ortigia

La stagione estiva appena trascorsa è stata contrassegnata non solo dalle presenze massicce dei turisti ma anche della proliferazione di mini discariche negli angoli di Ortigia, il prezioso centro storico della città. Lo stesso sindaco, Francesco Italia, proprio a BlogSicilia, aveva ammesso il problema, annunciando delle nuove misure.

 

 

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