Scontro sui numeri delle raccolta differenziata a Siracusa. A sollevare la questione è l’opposizione all’amministrazione del sindaco, in particolare il movimento Civico 4, rappresentato dall’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico.

Raccolta al 49,58% nel primo semestre

“L’ultimo report disponibile sulla raccolta differenziata, relativo al primo semestre del 2022, riporta una media del 49,58%, pari a sedici punti percentuali in meno rispetto all’obiettivo che l’Amministrazione avrebbe dovuto raggiungere due anni fa, con un ritardo cumulato, a valere sulle penalità di cui all’articolo 15, di ben ventiquattro mesi” spiega Mangiafico.

“A luglio oltre il 50%” replica l’assessore Buccheri

“Giugno e luglio siamo arrivati al 52,5% ed i dati relativi al mese di luglio sono ancora incompleti” replica a BlogSicilia l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri.

“Manca campagna di sensibilizzazione”

Secondo il movimento Civico 4, l’amministrazione ha fallito la campagna di sensibilizzazione sulle modalità della raccolta differenziata.

“Ogni anno, l’Amministrazione comunale dispone di 195.447,44 euro per campagne di coinvolgimento del cittadino e formazione ambientale. Quanti incontri nei condomini sono stati effettuati dai nostri amministratori comunali? O dobbiamo davvero pensare che la riunione del primo luglio 2022 con i residenti di via Barresi 10 valga per tutti i condomini della città? – dice il leader del movimento – O, ancor peggio, ritenere che la formazione della cittadinanza sia stata evasa con i 55 mila pieghevoli trasmessi il 20 luglio, buoni di certo ad aumentare la percentuale di carta e cartone? E che dire dell’indagine indipendente sul grado di soddisfazione della cittadinanza, puntualmente elusa dall’Amministrazione comunale e derubricata ai commenti sul sito della ditta appaltatrice del servizio?”.

La questione degli abusivi

Secondo Mangiafico, tra a i servizi ritenuti più inaffidabili è il ritiro domiciliare degli ingombranti “frutto di un mal funzionamento del call center, di complesse procedure, lunghi tempi di attesa e mancato rispetto dei tempi di ritiro”.

È possibile, infatti, immaginare che i cittadini, di fronte a questo sistema, finiscano col rivolgersi a servizi privati (abusivi?) di sgombero delle cantine che, successivamente, depositano il materiale ritirato nel territorio comunale?