L’assessore all’Igiene urbana di Siracusa, Andrea Buccheri, conferma l’aumento della Tari, l’imposta sui rifiuti, come denunciato stamane dal movimento Civico 4.

Le ragioni dell’aumento della Tari

Secondo l’esponente dell’amministrazione, l’impennata non è dipesa da una precisa scelta del Comune, quanto dai costi lievitati per il conferimento in discarica. In particolare, quella di Lentini, gestita dalla Sicula Trasporti, che, comunque, è ormai in via di saturazione.

I costi

“Dall’analisi del piano economico finanziario emerge – dice Buccheri – che l’aumento dei costi deriva solo ed esclusivamente dall’incremento dei costi di conferimento in discarica. È bene ricordare, allora, che lo smaltimento della frazione secca indifferenziata è passato dai 120 euro circa del 2020 ai 138 euro del 2021, fino agli aumenti esorbitanti del 2022: gennaio 210 euro; da febbraio al 30 giugno 2022, data di scadenza della convenzione, 266 euro e l’impianto ha già comunicato che dal primo luglio ci saranno altri aumenti”.

Scontro sulla raccolta differenziata

L’assessore replica anche alle critiche mosse dal movimento Civico 4 in relazione alla percentuale di raccolta differenziata che sarebbe ben al di sotto del 50 per cento.

“Rivendico le scelte lungimiranti compiute – dice Buccheri –  dalla nostra amministrazione che ci hanno consentito di evitare un vero e proprio salasso: estensione del porta a porta a tutta la città; creazione di numerosi Ccr mobili per frazioni di carta, plastica, vetro, micro raee e sfalci (muniti di pesatura, che permette di usufruire degli sconti previsti dal regolamento); raggiungimento della media di oltre il 50 per cento di raccolta differenziata dal dicembre del 2020 in avanti. Questi dati inconfutabili, sono pubblicati sul sito del dipartimento acqua e rifiuti della Regione siciliana sono e confermati sul sito istituzionale del comune”.

Risparmio vanificato dai costi per la discarica

Per l’assessore all’Igiene urbana, il risparmio ottenuto con la raccolta differenziata è stato abbattuto “dall’aumento incontrollato dei costi e la situazione sarebbe stata ben peggiore se non avessimo puntato sulla raccolta differenziata porta a porta”.

“Infine a conferma dei comportamenti virtuosi dei nostri concittadini ci sono i dati dei proventi da raccolta differenziata: nel 2019 sono stati 1.016.000 euro; nel 2020, 947.000; nel 2021 ammontano a ben 1.472.000 euro. Anche questi contribuiscono, e contribuiranno in futuro, a tenere sotto controllo il piano Tari”

 

 

 

 

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