- Duro affondo di Articolo 1 sul Governo regionale
- L’attacco è mosso sulla gestione dei rifiuti
- Bocciata l’ipotesi dei termovalorizzatori
No ai termovalorizzatori come soluzione per uscire dall’emergenza dei rifiuti. Lo ha ribadito il segretario regionale di Articolo 1, Pippo Zappulla, che attacca il Governo regionale per la gestione del fenomeno.
Gestione rifiuti fallimentare
“Il Governo regionale è campione – dice il segretario regionale di Articolo 1 – in questa gara delle parole a vuoto. Sono anni che si aspetta un piano organico per risolvere questo autentico dramma siciliano, nel frattempo la raccolta dei rifiuti è a dir poco carente, la differenziata rimane al palo, le discariche sono sature, il percolato viene mandato in depuratori che non funzionano e finisce per essere scaricato a mare, tonnellate di immondizia devono essere portate fuori regione pagando ogni anno milioni di euro”.
I soldi del Recovery Fund
Per il segretario regionale di Articolo 1, il Pnrr offre nuove opportunità per “costruire impianti per il riciclo dei rifiuti, facendoli così diventare fonte di ricchezza e di lavoro. Occorre costruire nuovi impianti di depurazione delle acque e aggiustare quelli esistenti. Occorre un piano organico per tutta la Sicilia e aiutare i comuni ad attrezzarsi per una raccolta efficace, perché degrado chiama degrado”.
“Musumeci illusionista”
Secondo il segretario regionale di Articolo 1, il presidente della Regione, per uscire dalle difficoltà, mette sul piatto proposte di difficile realizzazione.
“È invece ozioso lo scontro tutto ideologico sui termovalorizzatori. Come il Ponte di Messina non è la soluzione al problema dei trasporti in Sicilia, quando invece occorre un piano che preveda gli indispensabili interventi sulle strade e le ferrovie dell’Isola. Cosi prima di inseguire facili illusioni sul potere taumaturgico dei termovalorizzatori si dovrà parlare degli impianti che devono sostituire le discariche e delle infrastrutture per il riciclo e il riuso dei rifiuti, dando così un senso alla raccolta differenziata che tutti proclamano di voler perseguire””
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