“In Sicilia la crisi energetica non sia paravento per nuove speculazioni: stop al rigassificatore nella Valle dei Templi e al solare intensivo nei Parchi e nei centri storici”.
Lo afferma Fabio Granata, ex assessore regionale ai Beni Culturali e Presidente della associazione Articolo 9, intervenuto sul tema dei rigassificatori, tornato in auge a seguito della crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina.
“Attacco al paesaggio”
“La paventata emergenza sulle fonti di energia, almeno in Sicilia, non diventi un alibi per consumare nuovi attacchi al paesaggio e al Patrimonio materiale e immateriale dell’Isola” spiega Granata.
“Fin dal 2000 siamo stati avanguardia nella tutela del paesaggio e della bellezza dei luoghi, sia attraverso il Piano Paesaggistico regionale che attraverso il Sistema dei Parchi Archeologici, e non si può abdicare a nessuna forma di tutela e di valorizzazione dei luoghi che va oltre le competenze del Governo nazionale e che si nutre della nostra specificità statutaria”.
Il no della Soprintendenza al rigassificatore
La Soprintendenza di Agrigento ha bocciato la costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle su cui ci sono gli interessi di Enel.
““Bene ha fatto la Soprintendenza di Agrigento ha esprimere contrarietà al progetto del rigassificatore a Porto Empedocle ai confini del Parco Archeologico” dice Granata,
L’ex assessore regionale invita le Soprintendenze siciliane a bocciare altri impianti energetici.
“Bene faranno le Soprintendenze – afferma Granata – interessate a bloccare i mega impianti solari previsti nel cuore di molte aree di interesse ambientale, culturale e paesaggistico e quelli, sciagurati, nei centri storici. Non siamo disposti ad accettare nuovi attacchi al nostro Patrimonio con l’alibi delle nuove esigenze legate alle fonti di energia. Si utilizzino le aree industriali per il solare e le attuali discariche”.
“Energia sia la cultura”
La più grande forma di energia per la prospettiva della Sicilia è quella legata al patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, strettamente collegato alla qualità delle nuove produzioni vitivinicole e alimentari. Il Governo della Regione sia coerente e rigoroso su questo tema sul quale si gioca la prospettiva dell’Isola”
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