Sono tornati in grande stile, con tanto di pettorine, cappellini, fischietti e tagliandi, i parcheggiatori abusivi che presidiano l’area esterna del Teatro greco di Siracusa.
Le riaperture non hanno interessato solo le categorie produttive legali, quelle che per metterci piede e lavorare necessitano di innumerevoli autorizzazioni e soldi, sotto forma di imposte, ma anche le professioni totalmente in nero. “Ho visto due parcheggiatori nella cintura esterna dell’ingresso del Parco archeologico – racconta un testimone a BlogSicilia – che indossavano una divisa, ritengo allo scopo di ingannare gli automobilisti, in particolare i visitatori”.
In effetti, lungo via Ettore Romagnoli, il Comune ha disegnato degli stalli per la sosta a pagamento ma i parcheggiatori, presentandosi in “divisa”, hanno molte possibilità di ingannare i turisti. Non è certo la prima volta, negli anni scorsi di casi del genere se ne sono verificati parecchi ma nonostante i controlli delle forze dell’ordine il fenomeno del parcheggio abusivo, specie all’ingresso del Parco archeologico non si riesce ad estirpare.
Peraltro, a partire dal mese prossimo, inizieranno proprio al Teatro greco di Siracusa le rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda che potranno ospitare, per ogni singolo spettacolo, fino ad un massimo di 3000 persone. Molte di queste verranno in auto e naturalmente vorranno lasciare la propria auto in prossimità dell’antica cavea: ed a loro i parcheggiatori fanno più di un pensiero, considerato che gli spettacoli andranno avanti fino al 22 di agosto.
Soldi a palate ma senza averne diritto e titolo, essendo sprovvisti di autorizzazioni da parte del Comune di Siracusa e soprattutto in nero, esentasse, alla faccia di chi lavora nel rispetto delle regole.