i gestori dei locali di palazzolo acreide, nel siracusano

Ristoratori in ginocchio, lettera a Conte, “tasse e mutui da sospendere”

  • Settore strategico dell’economia del Siracusano
  • Tasse e mutui da sospendere
  • Aiuti ai dipendenti

Invece della solita carta e penna, i ristoratori di Palazzolo Acreide, Comune montano del Siracusano, hanno accesso il pc ed inviato un Pec al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per lanciare non solo l’ennesimo grido d’allarme ma soprattutto per sottoporre alcune proposte.

I numeri

La ristorazione, in questo pezzo di territorio del Siracusano, è vitale, è uno dei motori dell’economia locale, che conta circa 400 persone, impiegate in una comunità di circa 8 mila abitanti. Ci sono 32 locali, senza contare i bar, 12, e le pasticcerie, 12. Nel Siracusano, è uno dei posti più gettonati tra coloro che amano la buona tavola ma i coperti ormai sono solo un ricordo ed il fallimento è alle porte. Nei giorni scorsi, i gestori hanno consegnato, in modo simbolico, al sindaco, Salvatore Gallo, le divisa da chef, poi appese all’ingresso del Municipio.

“Gli stessi aiuti ricevuti in questo ultimo anno, che avrebbero dovuto mitigare le conseguenze delle chiusure prolungate, sono risultati insufficienti a fronteggiare le spese correnti e a sostenere le famiglie che vivono di ristorazione” spiegano i ristoratori rivolgendosi al Presidente del Consiglio.

Leggi anche

Ristorazione, consegnate al sindaco di Palazzolo le divise da chef, “siamo al collasso” (FOTO)

Le proposte

Nella lettera, inviata alla Pec del Capo del Governo nazionale, sono indicate le proposte. “Chiediamo la sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, mutui chirografari, prestiti personali e leasing, contratti per sia l’attività che a titolo personale”.

“Fondamentale, poi,  il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori. Chiediamo, inoltre, il sostegno integrale per il pagamento delle utenze delle attività, il versamento dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza, l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali pregresse”.

Leggi anche

“Basta dall’1 febbraio riapriamo”, la protesta dei ristoratori a Catania

Ed ancora. “Il riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive
esigenze personali e familiari ed il sostegno economico mensile ai dipendenti licenziati e che non fruiscono di cassa integrazione”.

Leggi l'articolo completo