Il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani ha presentato al Senato una proposta di emendamento al decreto cosiddetto salva Lukoil. In sostanza, il piano è di utilizzare i fondi per la Transizione ecologica, da cui il settore petrolifero è stato al momento escluso, per riconvertire il la zona industriale di Siracusa e trasformarla in un hub energetico verde.

“E’ stata persa un’occasione importantissima estromettendo il tema delle raffinerie dai cosiddetti Piani territoriali per una transizione giusta necessari per accedere al Fondo per una Transizione Giusta” ha detto Ciafani.

Produzione di idrogeno verde

Secondo Legambiente, dallo sfruttamento dell’energia fossile bisognerebbe passare alla produzione di idrogeno verde, “con adeguate misure di accompagnamento al lavoro o ancora la concreta possibilità di riconvertire l’intero comparto industriale metalmeccanico dalle piattaforme petrolifere agli impianti eolici offshore, per la loro costruzione e gestione, per i servizi marittimi (rimorchiatori d’altura) di trasporto, installazione, manutenzione e vigilanza” si legge nella proposta del presidente di Legambiente.

Le bonifiche

Le risorse economiche, secondo Legambiente, andrebbero dirottate per “le bonifiche dei siti Sin, siti di interesse nazionale anche alla luce della loro designazione come aree idonee per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili grazie alle semplificazioni delle procedure intervenute con gli ultimi provvedimenti normativi in questa direzione”.

Le fonti rinnovabili

Nella proposta di Legambiente, sono indicati altri percorsi che dovrebbero portare allo sfruttamento delle fonti rinnovabili. “Avviare il censimento di spazi e strutture adatti all’installazione di impianti per la
produzione di energia da fonti rinnovabili all’interno dei poli industriali, anche per l’individuazione di basi logistiche a terra per l’assemblaggio e la manutenzione dei parchi eolici a mare, che potrebbero altresì garantire la riconversione delle attività produttive portuali oggi dedicate alla filiera dell’estrazione degli idrocarburi dai fondali marini”.

Ed ancora “impianti per la produzione di idrogeno verde, a servizio di poli energivori o grandi aziende manifatturiere;
impianti a solare termodinamico (come quello già presente a Priolo); impianti per la produzione di biometano e compost di qualità; accumuli per la stabilità della rete elettrica” spiega nella proposta di emendamento al decreto Salva Lukoil presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani.