“Un’altra, pesante tegola sembra cadere ora sulla sanità siracusana: il possibile trasferimento del reparto di Urologia, l’unico esistente nell’ambito provinciale (e forse anche quello di chirurgia vascolare) addirittura a Lentini, al
fine di intervenire per dei lavori di messa in sicurezza”.
L’allarme dell’Osservatorio civico
Lo affermano gli esponenti dell’Osservatore civico di Siracusa, il presidente Salvo Sorbello ed i vice Donatella Logiudice Alberto Leone che hanno scritto al commissario straordinario dell’Asp per sensibilizzarlo sulle conseguenze per i pazienti considerata la distanza tra Siracusa e Lentini.
La distanza
“Possiamo anche comprendere – spiegano – che non si trovi spazio all’interno dell’Umberto I (un’altra conferma, se ci fosse bisogno, dell’urgenza di un nuovo ospedale) ma ci chiediamo se qualcuno si è posto la domanda su come i pazienti del capoluogo e dei vari comuni della provincia (pensiamo soprattutto a quelli della zona sud e di quella montana) potranno raggiungere il lontano ospedale di Lentini, che peraltro si trova pure fuori dal centro abitato”.
Le soluzioni
L’Osservatoria caldeggia una soluzione interna, in modo che il reparto possa rimanere a Siracusa. “Le chiediamo pertanto – si legge nella lettera inviata al commissario dell’Asp di Siracusa – di svolgere tutte le azioni possibili per individuare nel nostro capoluogo i locali adatti per ospitare temporaneamente il reparto di urologia ed evitare che i pazienti siano costretti a trovare più conveniente rivolgersi alle limitrofe Catania e Ragusa, se non addirittura dover rinunciare del tutto alla cura”.
Il nuovo padiglione
Nei giorni scorsi, l’Osservatorio ha sollevato il problema del nuovo padiglione nell’area dell’ospedale di Siracusa che è stato realizzato ma non ancora aperto. La sua disponibilità permetterebbe di far tornare a Siracusa il reparto di Oncologia trasferito al Di Maria di Avola. “Torniamo a chiederle di mettere fine ai pesanti disagi di parecchie centinaia di pazienti, facendo finalmente rientrare il reparto di oncologia a Siracusa” concludono gli esponenti dell’Osservatorio.
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