Sbarco nella serata di ieri di 40 migranti nel Porto di Siracusa. Sono stati intercettati, a bordo di una piccola imbarcazione, quando ormai erano giunti in prossimità della rada.
Al via le identificazioni
Gli agenti di polizia hanno avviato gli accertamenti per l’identificazione dei migranti, tutti uomini, di probabile origine del Bangladesh, e nelle prossime ore gli inquirenti contano di conoscere le modalità con cui gli stranieri sono arrivati nel porto di Siracusa. La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta.
Traffico di migranti nel Trapanese
Operazione contro il traffico di migranti in provincia di Trapani. La Polizia ha smantellato un’organizzazione criminale che organizzava viaggi “vip” dalla Tunisia alle coste della Sicilia, più precisamente nel Trapanese, per i quali si pagava fino a 6 mila euro. 12 le persone arrestate. Di queste, due sono irreperibili. Uno dei provvedimenti di fermo è stato eseguito in provincia di Venezia ed un altro a Cesena.
L’operazione
La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha delegato la Polizia di Stato a dare esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di 12 indagati, di cui 6 italiani e 6 tunisini, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella forma aggravata.
Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti di un’ampia attività investigativa, avviata dalle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani, dal personale del Servizio Centrale Operativo e dalla SISCO di Palermo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, concernente un presunto sodalizio criminale, composto da cellule presenti sia in Tunisia sia in Italia, attivo nel trasferimento illegale di migranti tunisini dalle coste settentrionali della Tunisia con arrivo sul litorale marsalese (TP), già a partire dall’agosto 2022. Tali viaggi, monitorati nel corso dell’indagine con sistemi di localizzazione, sarebbero stati definiti da alcuni testimoni come “viaggi VIP” in quanto organizzati dal sodalizio criminale tramite un servizio di trasporto rapido ed agevole, su natanti dotati di motori di grossa cilindrata, in favore di un numero non superiore a venti migranti.
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