Un migliaio di metalmeccanici hanno partecipato allo sciopero regionale indetto da Fiom, Fim e Uilm che si è concretizzato con una marcia partita dalla portineria Ovest Eni e conclusa in piazza dell’Autonomia comunale a Priolo, nel Siracusano.
Le ragioni della protesta
La protesta è legata al mancato rinnovo del contratto nazionale dopo il fallimento delle trattative con Federmeccanica e Assistal. I sindacati chiedono aumenti salariali per difendere il potere d’acquisto dall’inflazione, contrasto alla precarietà, riduzione dell’orario di lavoro e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti.
Alosi (Cgil), “grido d’allarme per tutto il Petrolchimico”
“Lo sciopero non è solo una battaglia -dice Roberto Alosi, segretario provinciale della Cgil Siracusa – per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, ma un grido d’allarme per tutto il polo industriale di Priolo, che sta vivendo una crisi senza precedenti. Il rischio chiusura di impianti strategici, l’incertezza sulle bonifiche e la mancanza di una vera regia politica per il futuro di questo territorio mettono a rischio migliaia di posti di lavoro. Non possiamo permettere che le lavoratrici e i lavoratori vengano lasciati soli in questa emergenza”.
Recano (Fiom Cgil), “vogliamo il contratto”
Alla manifestazione ha preso parte il segretario provinciale della Fiom Cgil, Antonio Recano. “Lo sciopero di oggi rappresenta – dice Recano – la volontà dei metalmeccanici di conquistare il contratto nazionale di lavoro e la difesa della zona industriale di Siracusa che, in questo momento, sta vivendo un momento difficile e di incertezza. Non ci scorgono investimenti che possono garantire l’occupazione e lo sviluppo di questo territorio”.
Miozzi (Uilm), “non cederemo di un millimetro”
“Siamo qui per via della rottura del tavolo di Federmeccanica che non vuole riconoscere nulla ai lavoratori. Noi crediamo di essere uno dei pilastri del paese e certamente lo siamo di questo settore, per cui, per noi avere una busta paga adeguata e competitiva con il costo reale della vita è fondamentale e non cederemo di un millimetro” ha detto Giorgio Miozzi, segretario provinciale della Uilm Siracusa.
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