• E’ scontro totale ad Augusta sull’Autorità portuale della Sicilia orientale
  • Il sindaco fa saltare la Conferenza dei servizi sulla realizzazione di un deposito di Gnl
  • Attacco all’attuale governance della Port Autority ed al M5S

Si riverbera sull’autorizzazione per la costruzione di un deposito di Gnl, nella rada di Augusta, lo scontro per la presidenza dell’Autorità portuale della Sicilia orientale che comprende Augusta e Catania.

Il no del sindaco

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, seppur nei mesi scorsi si fosse espresso per la realizzazione dell’opera, ha comunicato di aver fatto saltare la conferenza dei servizi, convocata proprio dall’Autorità portuale, in quanto “l’originaria convocazione inviata dalla AdSP del Mare di Sicilia Orientale contemplava, infatti, solo un esame sul parere di fattibilità. Con un incomprensibile cambiamento senza alcuna condivisione la Port Autority ha poi modificato l’oggetto della Conferenza dei Servizi sul Gnl, trasformandola in decisoria”.

Lo scontro con il M5S

Il sindaco di Augusta, insieme ai colleghi di Priolo, Melilli e Catania, nelle settimane scorse, ha chiesto e poi ottenuto dal presidente della Regione, la bocciatura del nome indicato dal Governo nazionale per presidente dell’Autorità portuale: Alberto Chiovelli, commissario dello stesso ente, molto gradito dal M5S. E proprio a BlogSicilia, il senatore grillino, Pino Pisani, ha sostenuto che si è trattata di una manovra politica del Centrodestra per colpire il Movimento.

L’attacco del sindaco all’Autorità portuale

Nel motivare la sua decisione di non partecipare alla Conferenza dei servizi, il sindaco di Augusta ha attaccato duramente l’attuale governance, accusando, nel contempo, la precedente amministrazione comunale, targata M5S, di aver avallato la realizzazione del deposito di Gnl.  “Forse la governance portuale fatica a comprendere che questa amministrazione intende segnare un percorso di netta discontinuità sulla titolarità delle decisioni riguardanti la nostra città”.

“L’insediamento di mini depositi galleggianti di Gnl, per quanto di dimensioni – dice Di Mare – infinitesime rispetto ai mega serbatoi di stoccaggio che la precedente Amministrazione aveva silenziosamente avallato, deve comunque essere oggetto di attenta e completa valutazione per quanto scevra da posizioni preconcette che nulla apportano né in termini di comprensione della questione, né tantomeno in capacità di attrarre investimenti”.