Lo avrebbe avuto sempre alle costole, nonostante si fossero separati da qualche tempo. E nonostante avesse un divieto di avvicinamento alla donna, un trentacinquenne di Siracusa si sarebbe messo, nei giorni scorsi, all’inseguimento della vittima, sua coetanea, per verificare le sue frequentazioni.

A quanto pare, avrebbe voluto sapere se la sua ex ha una storia d’amore con un altro uomo: una vera ossessione che, però, avrebbe esasperato la donna, che aveva già denunciato i comportamenti molesti dell’uomo, che, praticamente, sbucava da ogni parte.

Per questo motivo, si era rivolta alla polizia che, al termine degli accertamenti, aveva disposto un divieto di avvicinamento al trentacinquenne ma ci avrebbe dato poco peso e così sarebbe tornato alla carica, mostrandosi in alcuni luoghi frequentati dalla vittima. Ne è scaturita una nuova segnalazione alle forze dell’ordine per cui gli agenti delle Volanti hanno provveduto a denunciare l’uomo.

I dati sugli atti persecutori ai danni delle donne  avvenuti nel Siracusano sono scoraggianti. Dalle informazioni fornite dalla Questura di Siracusa, ponendo a confronto il numero di casi di stalking  nel periodo da gennaio a settembre dello scorso anno e durante gli stessi mesi del 2020, si nota un incremento degli atti persecutori che passano da 144 a 163″.

Spesso si tratta di ex mariti o ex fidanzati che, per nulla rassegnati all’idea della fine della relazione sentimentale, trasformano le vite delle donne in un vero e proprio incubo. Si verificano, ad esempio, pedinamenti nei posti frequentati dalle vittime, come il posto di lavoro o i luoghi di incontro.

Ma stando ai dati della Questura si registrano anche “delle diminuzioni dei maltrattamenti che da 196 passano a 145 e delle violenze sessuali che da 20 diminuiscono a 13”.

Più in generale, su scala nazionale, dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, “è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare  o del divieto di avvicinamento  ai luoghi frequentati dalla persona offesa o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare” spiegano dalla Questura.

 

 

Articoli correlati