E’ stata presentata dalla Procura di Siracusa una richiesta di archiviazione per abuso d’ufficio e calunnia nei confronti dell’ex prefetto Luigi Pizzi e dell’ex comandante della Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello. Lo scrive Il Fatto quotidiano nell’edizione del 3 dicembre e la vicenda è relativa al gennaio del 2019 quando a Siracusa arrivò la Sea Watch, la ong tedesca, con a bordo 47 migranti di cui 13 minori, che l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini non voleva far sbarcare.
I due parlamentari nazionali del Pd, Matteo Orfini e Maurizio Martina, dopo un vertice in Prefettura, salirono a bordo della nave per sincerarsi delle condizioni di salute degli stranieri e dei membri dell’equipaggio ma una volta tornati a terra furono sanzionati e poi indagati. Gli esponenti del Pd si recarono al palazzo di giustizia per presentare un esposto a carico di ignoti, poi confluito nell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex prefetto Luigi Pizzi e dell’ex comandante della Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello ma nelle scorse ore, come riferisce Saul Caia del Fatto, la Procura ha proposto l’archiviazione. Una decisione a cui si opporranno i due deputati, la cui posizione peraltro è stata archiviata dal gup Carmen Scapellato perché “il materiale probatorio raccolto non legittima l’esercizio dell’azione penale”.
Nelle ore successive alla presentazione dell’esposto in Procura i due parlamentari affermarono: “Riteniamo siano state commesse – dissero all’uscita del palazzo di giustizia- delle violazioni di legge cosi come sul caso della Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla nave ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà ed illegittimità per cui riteniamo fondanti i motivi del nostro esposto”.
Frattanto, la Sea Watch continua i soccorsi in mare e lancia l’ennesimo allarme. “Mentre quasi tutte le navi di soccorso civili sono bloccate, la morte continua nel Mediterraneo. La pandemia – fanno sapere da Sea Watch – determina l’attenzione mediatica e le settimane devastanti con numerosi morti a novembre sono state poco percepite in pubblico. Continuiamo a stare al fianco di coloro che sperando di vivere in sicurezza osano la pericolosa traversata verso l’Europa”.
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