E’ bufera ad Avola, nel Siracusano, per la sistemazione di una lapide ai Caduti civili e militari in piazza Vittorio Veneto, in occasione della giornata della Memoria che ricorda le vittime dell’Olocausto. Un’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, a cui, in una lettera, hanno chiesto chiarimenti partiti ed associazioni, tra cui ABC (Avola Bene Comune Avola), Anpi Avola, Cgil, Italia Viva Territorio Avola, La Città che Vorrei, Movimento 5 Stelle Coordinamento Avola ed il circolo del Pd di Avola.
La polemica sulla presenza dei nostalgici del fascismo
Nei giorni scorsi c’era stata una presa di posizione contro questo evento da parte dell’Anpi per la presenza dell’associazione Lamba Doria, accusata di nostalgie del ventennio fascista, come aveva pure evidenziato un’esponente del Pd, Maria Rita Ficara, poi duramente offesa sui social da una “dirigente di FdI” come lei stesso ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook.
“Rispetto per la memoria storica”
In questo caso, il gruppo di associazioni e partito chiedono lumi sulle autorizzazioni concesse per questa cerimonia che non ha nulla a che fare con la Giornata della Memoria, causando una confusione storica riprovevole. “La scelta di installare una lapide dedicata ai “Caduti senza croce” al posto di un adeguato omaggio alle vittime della Shoah ha suscitato interrogativi e preoccupazioni sul rispetto della memoria storica, non solo riguardo le vittime del nazifascismo, ma anche in relazione all’integrità e alla tutela del nostro patrimonio storico e culturale” si legge nel documento.
Chi ha dato le autorizzazioni?
I partiti e le associazioni che contestano questo evento hanno posto degli interrogativi. E’ stato chiesto alla Soprintendenza se ha rilasciato l’autorizzazione per l’apposizione di una lapide in marmo su un monumento storico, alle autorità militari se “erano state correttamente informate che l’evento del 27 gennaio era dedicato esclusivamente ai “Caduti senza croce” e non alle vittime dell’Olocausto” ed alle scuole se erano ” state avvisate che gli studenti avrebbero partecipato a una commemorazione dei “Caduti civili e militari senza croce”, e non alla commemorazione della Shoah”.
Lapide sia rimossa
Inoltre, i firmatari del documento, inviato al sindaco di Avola, chiedono “che vengano fornite risposte chiare e trasparenti, e che venga avviato un confronto pubblico sul tema, coinvolgendo le realtà locali e le istituzioni competenti”. Infine, “riteniamo che la lapide posata il 27 gennaio, in quanto inappropriata e storicamente distorta, debba essere rimossa, affinché la memoria della Shoah e delle vittime del nazifascismo venga rispettata nella sua interezza”.






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