“Il rinvio a giudizio viene accolto come un momento di verifica della infondatezza delle accuse mosse. Noi desideravamo che il processo fosse iniziato addirittura prima”.

Il post della sindaca sul rinvio a giudizio

E’ quanto scritto in un post sui social dalla sindaca di Portopalo, Rachele Rocca, rinviata a giudizio per tentata concussione insieme al vice sindaco, Corrado Lentinello, ed all’ex consulente dell’amministrazione, Antonino Rocca, padre della prima cittadina.

Nel messaggio su Facebook, ci sono tutti e tre gli imputati in foto e dalla parole usate dalla sindaca emerge la loro risolutezza nell’affermare di essere estranei ai fatti contestati dalla Procura e dai carabinieri di Siracusa. “In ogni caso è quella la sede in cui verrà serenamente dimostrato che non è stato commesso alcun illecito e taluni risponderanno in proprio circa le infondate accuse mosse”.

“Continueremo a lavorare”

“Nel frattempo noi continuiamo il nostro lavoro nell’interesse della collettività e non ci faremo distrarre dal nostro impegno poiché alla fine la verità verrà giustamente evidenziata. Va solo precisato al momento che il ricorso al TAR dei nostri avversari circa presunte irregolarità elettorali è stato respinto dal Tribunale e siamo certi che anche per la vicenda in corso sarà così” conclude il post di Rachele Rocca.

La vicenda

I tre imputati furono arrestati nei mesi scorsi dai carabinieri ma in quel periodo, l’attuale sindaca ed il suo vice, ricoprivano il ruolo di consiglieri comunali: carica che venne prima sospesa, per effetto della legge Severino, ma nelle settimane successive, si dimisero, salvo poi decidere di candidarsi alle elezioni amministrative, ottenendo il consenso degli elettori.

Per l’accusa, i tre avrebbero fatto pressioni nei confronti alcuni imprenditori, le cui aziende avevano ottenuto dal Comune di Portopalo dei lavori, per ricevere dei favori, tra cui assunzioni di persone vicine agli indagati e soldi. Ed a supporto di questa ricostruzione, gli inquirenti hanno in mano le dichiarazioni delle presunte vittime e le intercettazioni telefoniche.

Gli indagati, difesi dall’avvocato Giuseppe Gurrieri, hanno sempre negato le accuse come ribadito nel corso degli interrogatori di garanzia che si sono tenuti al palazzo di giustizia di Siracusa.

Il processo a novembre

Il processo, che si celebrerà con il rito ordinario, avrà inizio il 24 novembre del 2024. Contestualmente, il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile di 2 imprenditori, indicati come presunte vittime, e del Comune di Portopalo, accogliendo così la richiesta avanzata da tre consiglieri comunali, Loredana Baldo, Corrado Furnò e Mary Lupo.