Nella tarda mattinata di ieri alla piattaforma 5 del ‘Pontile Isab’ della Baia di Santa Panagia, durante le operazioni di carico di prodotto idrocarburico dalla piattaforma alla motocisterna ‘Magnifica’ di bandiera italiana, si è verificato uno sversamento accidentale in mare di circa 80 litri di gasolio. Interrotte immediatamente le operazioni di carico, sono state attivate le procedure di salvaguardia dell’habitat marino. Lo rendo noto la capitaneria di porto di Siracusa.

Carburante riversato in 4 mila metri quadrati

Il gasolio si è riversato in un area di 4 mila metri quadri ed è stato arginato dalle panne galleggianti di contenimento già posizionate preventivamente per trattenere il prodotto inquinante. Nel tratto antistante la zona dell’incidente sono stati effettuati pattugliamenti sia a mare che a terra da parte delle unità navali e pattuglie automontate della capitaneria di porto di Siracusa che non hanno ravvisato tracce visibili di gasolio né in mare, né lungo il tratto costiero della baia di Santa Panagia.

Informativa girata alla Procura

Contestualmente, il personale di bordo della motonave Magnifica ripuliva la coperta e drenava i residui di gasolio caduti a bordo. Alle 19:30 sono state ultimate le operazioni di bonifica. Dell’evento straordinario è stata informata la Procura di Siracusa e sono in corso verifiche di polizia giudiziaria per accertare le cause ed eventuali profili di responsabilità.

Un recente precedente

Nel novembre scorso i militari della capitaneria di porto di Siracusa avviarono delle indagini dopo un caso di un inquinamento, a causa di un presunto scarico di  idrocarburi in mare, in particolare nel canale Alpina, in prossimità del pontile Asi, all’interno della Baia di Santa Panagia. All’epoca, in modo precauzionale, è stata rafforzata la barriera antinquinamento con l’installazione di altre file di panne meccaniche di contenimento. A seguito della successiva rilevata lieve iridescenza del tratto finale del canale Alpina immediatamente prossimo alla confluenza in mare degli scarichi, era stato necessario l’intervento del personale tecnico qualificato dell’Arpa per effettuare degli opportuni campionamenti.

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