C’è un fermo con l’accusa di tentato omicidio per la sparatoria avvenuta due notti fa nelle case popolati di via Giantommaso a Noto, nel Siracusano. Carabinieri e polizia hanno stretto il cerchio su colui che avrebbe esploso due colpi di arma da fuoco al culmine di una lite nata per futili motivi.

Il fatto

L’episodio accadde esattamente lo scorso 27 ottobre. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l’uomo arrestato, di cui non è stata resa nota l’identità, avrebbe estratto la pistola e sparato contro alcuni condomini di quella palazzina. Non avrebbero dubbi carabinieri e polizia che restano convinti del fatto che quegli spari avevano un preciso bersaglio che poi non è andato a segno.

Le indagini

Immediatamente dopo quegli spari militari dell’Arma e agenti avviarono le indagini riuscendo in qualche modo a stringere incerchio su alcuni sospettati. Sono scattate quindi una serie di perquisizioni che andarono avanti per tutta la notte successiva a quegli spari. L’arma è stata ritrovata e rintracciato anche l’autore di quegli spari che addirittura era pronto a darsi alla fuga, secondo quanto appurato agli inquirenti. Il fermo è stato effettuato la sera successiva. L’accusa formulata nei suoi confronti è di tentato omicidio.

Lo scorso anno episodio analogo

La cittadina di Noto non è la prima volte diventa protagonista di questi episodi particolarmente violenti. Lo scorso anno i carabinieri della locale compagnia arrestarono per tentato omicidio in concorso continuato, porto abusivo di armi, minacce e danneggiamento Umberto D’Amico, 48 anni,  residente a Noto, autore degli spari contro una casa in Ronco Paisiello, all’ingresso del paese. Secondo la tesi dei militari quei colpi di arma da fuoco partiti da un fucile a doppia canna dal finestrino di un’auto con a bordo due persone furono esplosi dal passeggero, identificato nel 48enne, che avrebbe agito, secondo gli inquirenti, per colpire un nucleo familiare con cui sarebbe entrato in conflitto.

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