I carabinieri della stazione di Rosolini e della Compagnia di Noto hanno arrestato un pregiudicato di Pozzallo per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
La misura cautelare e la fuga
L’uomo, 44 anni, era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 27 ottobre dal gip del Tribunale di Ragusa ed è stato rintracciato nelle ore scorse all’aeroporto di Catania. Forse, avrebbe voluto lasciare la Sicilia o lo stesso Paese per evitare di essere catturato ma il suo tentativo è fallito ed è stato già trasferito nel carcere di Ragusa.
Le indagini
Le indagini sul conto del 44enne hanno avuto inizio dopo la denuncia della donna che ha raccontato di aver subito numerose aggressioni, intimidazioni e reiterate gravi minacce subite da parte dell’ex convivente, che addirittura,
avrebbe inscenato un tentativo di suicidio in diretta su un social network, per convincere la donna a riprendere la relazione.
Arrestato un altro stalker
I carabinieri hanno arrestato un presunto stalker nel Catanese. Si tratta di un 32enne di Adrano, accusato di atti persecutori. In un crescendo di episodi ossessivi e pericolosi voleva convincere l’ex compagna a tornare con lui. Lei però non ne voleva sapere nulla perché aveva scoperto i suoi problemi con la droga e cominciava a temere per la sua vita. E quando ha interrotto ogni contatto lui addirittura sarebbe intrufolato nella sua abitazione minacciando tutti i familiari.
Da mesi in preda alla paura
Operazione che scaturisce dalle indagini della Procura nell’ambito di un’attività investigativa mirata. Le indagini coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere. Si è fatta luce sulle condotte abituali e reiterate che sarebbero state poste in essere dal giovane. Spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, dal mese di marzo scorso aveva preso di mira l’ex fidanzata 31enne. La relazione tra i due sarebbe terminata perché la ragazza, avendo scoperto che il fidanzato faceva uso di droghe, avrebbe deciso di chiedere aiuto alla madre di lui. Questo perché aveva compreso la pericolosità della situazione.
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