Compito di ogni Comune, compreso naturalmente quello di Siracusa, è di fornire servizio: manutenzione delle strade, costruzione di asili e scuole, realizzazione di parchi, tanto per citarne qualcuno. Per poterli erogare, sono necessarie risorse: economiche ed umane. Soffermiamoci su queste ultime, tema della nuova inchiesta di Sulle strade di Siracusa, l’approfondimento di BlogSicilia.
I numeri del personale del Comune
Prendiamo in esame il personale del Comune di Siracusa: stando a quanto fornito dalla Funzione pubblica della Cisl Siracusa, la pianta organica dell’ente di Palazzo Vermexio prevede circa 1110 dipendenti. Dalle informazioni dell’Ufficio risorse umane, diretto da Maria Distefano, in servizio ce ne sono 630.
Quota 100 ha spolpato le risorse umane
Un’emorragia causata soprattutto dalla cosiddetta quota 100, il pensionamento anticipato in vigore da qualche anno. La categoria che ha perso più risorse è la C, cioè amministrativi, tecnici e contabili, circa 231, secondo la Fp Cisl, altri ne andranno via, in quanto sono prossimi alle pensione, L’amministrazione comunale, grazie ai concorsi, ha rimpolpato la categoria D, quella apicale, composta da funzionari, ed in organico, al momento, ce ne sono 85.
Ci sono anche i part-time
Ci sono poi quelli che rientrano nella categoria A, 5 in tutto, che svolgono mansioni senza particolari specializzazioni e che non richiedono titoli di studio. Ed infine, il personale di categoria B: 303 stando ai dati della Fp Cisl, con competenze teoriche di base, che, di fatto, secondo quanto sostenuto dal sindacato, starebbero supplendo al lavoro dei colleghi di categoria C andati in pensione.
Nei 303 di categoria B vanno considerati coloro che hanno contratti part-time: ce ne sono 210 per 34 ore settimanali; 65 per 30 ore settimanali e 15 per 27 ore settimanali.
“Rischiamo il collasso”
“Se non si provvedesse a risolvere il problema, nel volgere di poco tempo la macchina amministrativa del Comune di Siracusa rischierebbe il collasso” dice Daniele Passasini, segretario generale della Funzione pubblica della Cisl Siracusa-Ragusa. “Questa dispersione è stata causata da quota 100 ed in particolare ha interessato il personale di categoria D e C: solo che la prima è stata rimpinguata, l’altra no, ma andando avanti di questo passo ci saranno problemi”.
La soluzione “verticale”
La prima soluzione che viene in mente è quella dei concorsi per potenziare la categoria C ma secondo il segretario della Fp Cisl Siracusa-Ragusa c’è un’altra soluzione e sarebbe anche più economica per le casse del Comune. Cioè di consentire la scalata del personale di categoria B verso la C e mettere così una pezza.
“Siamo riusciti a livello nazionale – dice Daniele Passasini, segretario generale della Funzione pubblica della Cisl Siracusa-Ragusa – ad inserire nel contratto un articolo che va in deroga a quella che è la normativa vigente, secondo cui, per fare delle progressioni verticali, occorre che il 50% venga assunto tramite concorsi. Grazie a questo articolo, ma fino al 2025, è possibile attingere risorse interamente dall’interno”. Peraltro, secondo Passanisi questa soluzione permetterebbe al Comune di risparmiare, “visto che con una progressione verticale si dovrebbe aggiungere solo il differenziale tra lo stipendio della categoria C e B”.
Se ne parla dopo le elezioni
L’amministrazione comunale di Siracusa ha convocato i sindacati per risolvere il problema “solo che il discorso resterà in sospeso, per via delle imminenti elezioni comunali, per cui sarà compito della prossima amministrazione affrontare la questione” conclude Passanisi.
Cosa significa essere a corto di personale?
Per rispondere a questa domanda, ci siamo rivolti ad un ex amministratore, l’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin. “Il caso più chiaro – dice Visentin – è quello delle gestione dei fondi del Pnrr: se si considera che molti progetti vanno realizzati dai Comuni e non c’è personale amministrativo sufficiente, è complicato riuscire a redigere bandi”.
La versione podcast della puntata Sulle Strade di Siracusa
Commenta con Facebook