- Lo strano legame politico tra Prestigiacomo (Forza Italia) e Ficara (M5S)
- Dopo la battaglia sul nuovo ospedale individuato un altro obiettivo comune
- Entrambi sono per la smilitarizzazione dell’Idroscalo di Siracusa
Chissà se Beppe Grillo approverebbe questo insolito legame politico tra Stefania Prestigiacomo, la parlamentare siracusana di Forza Italia, fedelissima di Silvio Berlusconi, e Paolo Ficara, uno degli esponenti di punta del M5S. In altri tempi, quelli dell’intransigenza al dialogo con il nemico, e Forza Italia lo è stata sempre in cima alla lista nera del Movimento, Ficarra avrebbe rischiato l’espulsione ma le cose sono cambiate, ed ora i due schieramenti sono dentro il Governo di Mario Draghi.
La strana coppia
L’intesa tra Prestigiacomo e Ficara risale al periodo in cui alla Presidenza del Consiglio c’era Giuseppe Conte ed insieme i parlamentari siracusani, che evidentemente parlano la stessa “lingua”, hanno affrontato la questione del nuovo ospedale, pressando il Governo nazionale affinché la struttura fosse realizzata con il metodo adottato per il Ponte di Genova. In effetti, così è stato, nei giorni scorsi, a Siracusa, nei locali del liceo scientifico Luigi Einaudi, è stato presentato il progetto del nuovo ospedale. Naturalmente, Ficara e Prestigiacomo non hanno saltato l’appuntamento, che è stato l’ultimo, nelle vesti di assessore regionale alla Salute, per Ruggero Razza, travolto 24 ore dopo dallo scandalo sui dati Covid19 in Sicilia.
Insieme per l’idroscalo
La strana coppia, incassato il successo dell’ospedale, ha deciso di individuare un altro obiettivo: la smilitarizzazione dell’area dell’Idroscalo di Siracusa, sede dell’Aeronautica militare, per restituirla alla città. Ed hanno già incontrato il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè.
Museo archeologico
“Per ottenere questo obiettivo, oltre al pressing che abbiamo avviato con il Ministero della difesa per la liberazione dell’area, occorre una volontà coesa e impegnata di tutte le istituzioni, Comune e Regione in primo luogo” spiega Ficarra.
Per Stefania Prestigiacomo “realizzare all’ex idroscalo il nuovo museo archeologico e rigenerare tutta l’area, che comprende anche il Ginnasio Romano, attraverso un progetto ambizioso e qualificante, potrebbe essere una delle scelte forti da inserire nel Recovery Plan che destina 8 miliardi per gli investimenti nel campo della cultura”.
Caserma dei carabinieri
In realtà, questo tema non è del tutto nuovo, da anni, al centro di tante proposte. Appena 3 anni fa, all’Idroscalo di Siracusa c’era stata la visita dell’allora comandante generale dei carabinieri Tullio del Sette, per annunciare i lavori per la costruzione della nuova casa dei carabinieri di Siracusa. Quel progetto, per il quale erano previsti 3 milioni e 600 mila euro, è stato messo definitivamente nel cassetto ed ai carabinieri di Siracusa, il Comune di Siracusa ha pensato di affidare una porzione di terreno nel rione della Pizzuta, a nord del capoluogo.
Ipotesi Porto
L’Idroscalo è proprio in mezzo a a due progetti privati per la realizzazione di altrettanti porti turistici: il primo, chiamato Marina di Archimede, è un cantiere in stato di abbandono dopo il crack del gruppo Caltagirone. Questo progetto prevedeva 454 posti barca di cui 433 destinati al diporto e i rimanenti 21 alle forze dell’ordine, inoltre erano previste opere a terra comprendenti hotel, negozi, club house, bar, ristorante ed altri servizi. Al tribunale di Roma c’è una la procedura fallimentare per la vendita all’asta del bene e della concessione demaniale.
Il secondo progetto per la costruzione di un approdo, che si chiama Spero, è al centro di un braccio di ferro tra la Soprintendenza di Siracusa e la società, che ha presentato ricorso al Cgadi Palermo ottenendo una nuova conferenza dei servizi per determinare il futuro di quell’area.
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