Le piste ciclabili, per come sono state realizzate a Siracusa, hanno aumentato il traffico di auto e di conseguenza innalzato il livello di smog. E’, in sintesi, l’analisi di Gianmarco Vaccarisi, coordinatore di Forza Italia Siracusa in merito al tema delle piste ciclabili discusso nella trasmissione di BlogSicilia Sulle strade di Siracusa.

Le piste ciclabili nella puntata di Sulle strade di Siracusa

L’esponente del partito di Berlusconi critica quanto affermato nella puntata dal Capo di Gabinetto del Comune di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa a proposito delle resistenze a questa tipologia di mobilità, riconducibile, a parere del braccio destro del sindaco, Francesco Italia, ad una resistenza culturale, la stessa che, negli anni scorsi, mal digeriva la pedonalizzazione del centro storico di Ortigia.

“Non confronto con la città”

“Non è un problema culturale, credo, invece, che esista un problema di metodo usato da questa amministrazione per la realizzazione delle piste ciclabili” taglia corto il coordinatore di Forza Italia Siracusa, Gianmarco Vaccarisi.

Aumento del traffico e dell’inquinamento

“Non c’è stato un confronto con i cittadini, che hanno visto questa iniziativa come una imposizione, allo stesso modo non sono state coinvolte le associazioni di categoria, quelle dei commercianti, che si sono sentite danneggiate. Inoltre, sono state realizzate in zone, come viale Teracati, che hanno comportato restringimenti eccessivi della carreggiate, aumentando il traffico ed elevando il livello di smog” aggiunge Vaccarisi

Piste pericolose per i ciclisti

Secondo il coordinatore di FI Siracusa, le piste sono un pericolo per gli stessi ciclisti.

“Le piste sono pericolose per i ciclisti stessi, visto il manto stradale – dice Vaccarisi – non ottimale. Ho sentito il Capo di gabinetto parlare di modalità sostenibile: vorrei chiedergli? Che atti concreti ha prodotto per sostenere questa mobilità sostenibile? Cosa ha programmato? La mobilità sostenibile non è solo la realizzazione delle piste ciclabili ma anche parcheggi, aree verdi ed ancora un trasporto pubblico che funzioni e che sia alimentato con energia pulita. L’unico atto concreto che ricordo è stata l’eliminazione dei bus navetta“.