Il paventato taglio del monte ore, intorno al 30 per cento, ai dipendenti di una società che, per conto del Comune di Siracusa, lavorano all’ufficio Tributi, si è tradotto in mattinata con l’occupazione dei locali, in via De Caprio, nella zona nord della città. Una vicenda che va avanti da almeno due settimane, sollevata dai sindacati che avevano accusato l’amministrazione del sindaco Francesco Italia, di voler ridurre lo stipendio di circa 100 lavoratori, impiegati in altri servizi del Comune. E proprio ieri c’è stato un incontro tra le parti, al termine del quale è filtrato un tiepido ottimismo da parte dei sindacati.

“Il sindaco Italia e l’assessore Coppa, si sono impegnati – hanno spiegato i sindacati – a voler discutere del taglio dei servizi effettuati sotto indicazione dei dirigenti comunali, alla luce di quanto deciderà il Presidente della Regione sulle prossime riaperture anche degli edifici pubblici. ” Previsto quindi un nuovo incontro nella prossima settimana per disquisire del possibile disservizio generato da questo taglio operato, nei settori di supporto amministrativi di Imu, Tari, ufficio Commercio ed Anagrafe -Stato Civile, Front office e centralino ufficio tributi ed anagrafe, protocollo ufficio tributi e anagrafe che rimarrebbero del tutto scoperti e l’unico informatico addetto all’ufficio tributi”.

“Pretendiamo il ripristino del monte orario dei lavoratori di ideal service e risposte certe per i lavoratori della Util service che non possono prestare il proprio lavoro causa covid-19. Inoltre ci rifiutiamo di vedere innescata una futile guerra tra poveri generata dal riequilibramento dell’Ati interno alle aziende” hanno detto Alessandro Vasquez, Teresa Pintacorona ed Anna Floridia di Cgil, Cisl e Uil. Ma nonostante le rassicurazioni, i lavoratori impiegati nell’ufficio Tributi hanno deciso di rompere gli indugi ed hanno occupato l’edificio.

 

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