• Udienza al Riesame per uno dei siracusani accusati di tentato omicidio
  • Sono tutti accusati dell’agguato a Francofonte contro un 50enne
  • Le difese punteranno ad ammorbidire le misure cautelari, visto che sono in carcere

Udienza al Tribunale del Riesame per Francesco Danto, accusato, insieme ad altri 2 siracusani, di aver fatto parte  del commando che ha provato ad uccidere un 50enne a Francofonte il 18 ottobre scorso.

La confessione

La difesa dell’uomo, rappresentata dall’avvocato Junio Celesti, ha chiesto una misura cautelare meno afflittiva visto che Danto è in carcere, così come gli altri indagati. Tutti quanti hanno già confessato, sia davanti al magistrato della Procura di Siracusa,  titolare dell’indagine coordinata da polizia e carabinieri, nelle ore successive al fermo, sia davanti al giudice per le indagini preliminari nel corso dell’udienza di convalida al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia.

La strategia difensiva

Le difese farebbero leva sulle ammissioni di responsabilità da parte dei loro assistiti per provare a farli uscire dalle celle: i giudici del Riesame, in merito alla posizione di Danto, si sono riservati di decidere e nelle prossime ore sarà reso noto il loro pronunciamento.

L’agguato

Nel primo pomeriggio del 18 ottobre,  secondo la tesi degli inquirenti,  i tre indagati, a bordo di un furgone, dopo aver parcheggiato in prossimità dell’abitazione della vittima sono rimasti ad aspettare che rientrasse a casa.

Il 50enne è arrivato a bordo di una moto ed quel punto, uno dei tre, armato di pistola, avrebbe premuto più volte il grilletto, fallendo il bersaglio solo perché la vittima, essendosi accorta della loro presenza, è riuscita a rifugiarsi tra le auto parcheggiate.

Le botte

Una volta finiti i colpi e senza più un proiettile, gli indagati si sono diretti verso il 50enne riempiendolo di botte e colpendolo alla testa con un arnese. L’uomo è stato poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini ed i medici  gli hanno diagnosticato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.

Il movente

Ci sarebbe anche l’esplosione di una bomba carta contro un chiosco dei fiori in viale dei Comuni, a Siracusa, tra le cause dell’agguato.  E’ vero che la vittima è stata ferita a Francofonte, a circa 50 km da Siracusa, ma secondo quanto emerso nelle indagini degli agenti della Squadra mobile e dei carabinieri, tutti i protagonisti di questa vicenda ruotano attorno ad alcuni episodi accaduti in viale dei Comuni, nella zona compresa tra viale Scala Greca e viale Santa Panagia.

Negli ultimi mesi, oltre all’avvertimento al fioraio, si sono verificati altri fatti, tra cui alcune aggressioni, che, stando a fonti investigative, sarebbero riconducibili ad affari privati, contrasti di natura personale.

 

 

 

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