• Tre fermi per tentato omicidio eseguiti da polizia e carabinieri
  • Sono accusati di aver sparato contro un 50enne di Francofonte
  • L’agguato è avvenuto a Francofonte il 18 ottobre scorso
  • Gli autori identificati con le immagini delle telecamere
  • La vittima è stata poi colpita con un arnese

Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Siracusa ed i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Siracusa, hanno eseguito un fermo nei confronti di tre siracusani accusati del tentato omicidio del 18 ottobre scorso a Francofonte nel Siracusano, ai danni di un cinquantenne siracusano.

Le indagini

Le indagini, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa  hanno permesso, anche tramite la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona dell’agguato,  di identificare gli indagati e ricostruire quanto accaduto.

L’agguato

Nel primo pomeriggio di quel giorno,  i tre indagati, a bordo di un furgone, dopo aver parcheggiato in prossimità dell’abitazione della vittima sono rimasti ad aspettare che rientrasse a casa.

Il movente

Secondo una prima ricostruzione, il movente sarebbe da ricondurre a contrasti di natura privata tra la vittima ed i suoi aggressori che vivono a Siracusa, nella zona di viale dei Comuni, al centro nelle settimane scorse di alcune indagini della polizia con ritrovamenti di droga ed ordigni e dell’intimidazione ai danni di un fioraio.

Gli spari

Il 50enne è arrivato a bordo di una moto ed quel punto, uno dei tre, armato di pistola, avrebbe premuto più volte il grilletto, fallendo il bersaglio solo perché la vittima, essendosi accorta della loro presenza, è riuscita a rifugiarsi tra le auto parcheggiate.

Una volta finiti i colpi e senza più un proiettile, gli indagati si sono diretti verso il 50enne riempiendolo di botte e colpendolo alla testa con un arnese. L’uomo è stato poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini ed i medici  gli hanno diagnosticato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.

L’allarme dei passanti

Le urla dei passanti e dei residenti della zona hanno messo in fuga gli assalitori e dopo tre giorni di ricerche gli inquirenti sono riusciti a rintracciare gli autori della spedizione punitiva ed a rinvenire la pistola. I tre sono stati accompagnati in carcere e nelle ore scorse il fermo è stato convalidato.

 

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