La Polizia di Stato di Siracusa, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, sta eseguendo alcune ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di droga, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, porto e detenzione illegale di armi ed estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan Trigila.

Le indagini sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile con la collaborazione delle Questure di Milano, Novara e Messina.

La droga gestita dal clan di Noto veniva da un gruppo criminale con sede a Milano. I “grossisti” erano cittadini marocchini, tra cui Hamid Aliani e Said Lemaifi, coinvolti nell’indagine siciliana. La banda aveva la base operativa a Milano e collegamenti a Messina e Novara. Ma era anche al centro di una rete di contatti con il Marocco da dove venivano importati ingenti quantitativi di stupefacenti.

La “merce” veniva poi ceduta a “concessionari” in tutta Italia che la immettevano nel mercato al dettaglio. Uno dei filoni di diffusione della droga arrivava al gruppo capeggiato da Angelo Monaco. In un caso, tra il 21 e il 22 maggio 2017, Monaco era stato fermato con Pietro Crescimone a Reggio Calabria: con un furgone stavano trasportando 71 chili di hashish acquisita a Milano dal gruppo dei trafficanti marocchini.