Nella sua auto, una Volkswagen Golf, nascondeva 3 chili e 300 grammi di cocaina, un operaio di 42 anni, incensurato, siracusano, Vincenzo Davì, che è stato arrestato dai carabinieri per detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio.  Ad insospettire i militati, impegnati a Siracusa in un  servizio di controllo, è stata la velocità con cui procedeva quella macchina, che avrebbe effettuato dei sorpassi con le auto incolonnate.

I carabinieri hanno deciso di fermare il mezzo ma quando hanno chiesto i documenti il conducente avrebbe vuotato il sacco: “quello che cercate è all’interno della macchina” avrebbe detto alle forze dell’ordine.  Racchiusi in una busta di carta, gli inquirenti hanno rinvenuto delle grosse confezioni sigillate contenenti cocaina che l’uomo
stava trasportando verso la città, probabilmente per la vendita al dettaglio.

Le attività si sono quindi estese anche all’abitazione dell’uomo, dove è stato sequestrato denaro contante e vario materiale per  confezionare la droga. L’uomo è stato condotto nel carcere di Siracusa, dove ora rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. “Colpisce il fatto che il soggetto fosse un insospettabile incensurato, a maggior conferma che i traffici di droga oggi sono ben organizzati e, per sviare l’attenzione delle forze dell’ordine, si servono di persone
apparentemente oneste. Il sequestro effettuato è uno dei più ingenti mai operati nella città di Siracusa e si stima che la droga, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato agli spacciatori almeno € 350.000” fanno sapere dal comando provinciale di Siracusa.

Frattanto, si è concluso in primo grado a Siracusa il processo su un presunto traffico di droga tra Siracusa e Palermo scoperto dai carabinieri. Il gup del Tribunale di Siracusa ha emesso le sentenze di condanne nei confronti di 9 persone coinvolte nell’inchiesta Varenne.

Queste le pene comminate dal giudice al termine del processo celebratosi con il rito abbreviato: sei anni di reclusione a Salvatore Di Fede; 4 anni e 8 mesi a Francesco Campanella; 2 anni a Daniele Alì; 10 mesi per il palermitano  Giovanni Pasqua è stato condannato a dieci mesi di reclusione; 2 anni e 4 mesi per Giampiero Di Mariano; 2 anni ed 8 mesi per Massimo Toromosca; un anno ed 8 mesi per Giuseppe Greco; un anno ed 8 mesi per  Michele Muscarà; un anno e 6 mesi Claudio Barone

 

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