• Dopo le polemiche delle dimissioni del sindaco di Corleone, il primo cittadino di Lentini esce allo scoperto
  • Il sindaco di Lentini lamenta la solitudine dei capi dei Municipi, lasciati soli dallo Stato
  • Saverio Bosco sostiene che altri suoi colleghi per paura non si espongono

“Ha fatto bene il sindaco di Corleone a dimettersi, dovrebbe farlo anche quello di Avola, quello di Lentini e poi a ruota tutti gli altri sindaci di Sicilia e del meridione d’Italia”.

E’ lo sfogo del sindaco di Lentini, Saverio Bosco, che lamenta la solitudine dei sindaci, costretti a fronteggiare l’emergenza  sanitaria “senza soldi e senza personale”. Il capo dell’amministrazione del Comune del Siracusano ha preso spunto dalla vicenda del sindaco di Corleone, dimessosi dopo la notizia della sua vaccinazione, contestata dal presidente della Regione, per rilanciare il tema delle difficoltà dei Municipi a lottare con la pandemia con “armi” spuntate.

“Manca lo Stato”

“Nessuno ricorda che da 365 giorni di pandemia siamo l’unico sfogo, punto di riferimento e capro espiatorio di ogni mancanza di questo Stato” arringa il sindaco di Lentini che lancia stoccate anche ai deputati nazionali. “I deputati  anziché indirizzare le amministrazioni – dice Bosco – verso fonti di finanziamento, ci bacchettano quando questi finanziamenti non si riescono a cogliere per mancanza di requisiti, proprio loro che sono pagati per 10 volte rispetto ad un sindaco per stabilirli i requisiti di accesso ai finanziamenti”.

Sindaci nel mirino

Secondo Bosco, “i sindaci sono bersaglio dell’ hater di turno, in un sistema che pone il sindaco come ultimo difensore e rappresentante della politica, e pertanto bersaglio facile. Responsabili di tutto, della sicurezza, della salute, obbligati a far pagare tasse e allo stesso tempo privati del potere gestionale, i sindaci “indirizzano” non gestiscono”.

“Se si va oltre l’atto di indirizzo, l’abuso d’ufficio, l’abuso di potere – dice il sindaco di Lentini – e la turbativa d’asta sono i reati in cui si può incorrere. Se muore un cane, il sindaco paga, se cade un pedone. E’ responsabile, se un dipendente ha il torcicollo perché il condizionatore non funziona bene, se dei porci scaricano rifiuti in un luogo pubblico, il sindaco non vigila”

La paura di altri colleghi

Il sindaco di Lentini sostiene che altri colleghi la pensano come lui ma hanno timori di ripercussioni. “La cosa veramente odiosa di questo periodo è che tanti miei colleghi la pensano come me, ma non lo scrivono perché non vogliono essere sommersi dagli insulti dei tanti haters che, in  questo sistema malato, hanno più potere dei tanti cittadini onesti che rispettano le istituzioni ma ormai lo sappiamo, andrà tutto bene”.