Un uomo di 60 anni, residente a Francofonte, è stato condannato, in primo grado, a 10 anni di reclusione per abusi sessuali ai danni di due bimbe.

Gli abusi in casa

I fatti risalgono al 2012 quando le vittime avevano 4 e 6 anni e le violenze sarebbero state commesse nell’abitazione dell’imputato.

Una storia di degrado sociale

La sentenza nei confronti dell’uomo, assistito dall’avvocato Alessandro Cotzia, è stata emessa dal Tribunale di Siracusa dove si è celebrato il processo con il rito ordinario.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, la famiglia delle bambine, in quell’anno, si sarebbe trasferita in casa del sessantenne.

Oltre ai genitori, c’era anche il fratellino delle vittime, che, però, non avrebbe subito le attenzioni morbose dell’imputato: quella famiglia era indigente e così avrebbe trovato ospitalità nel francofontese, che, in più occasioni, avrebbe approfittato delle bimbe.

Le prime confessioni delle bimbe

Qualche tempo dopo, dopo essere entrati in una comunità, le vittime si sarebbero confidate e così la vicenda è finita sul tavolo dei magistrati della Procura di Siracusa che hanno aperto un’inchiesta, iscrivendo il sessantenne nel registro degli indagati.

Durante le indagini, sono stati sentiti i minori, in occasione dell’incidente probatorio ed in quell’occasione avrebbero fornito molte indicazioni agli inquirenti  che hanno successivamente chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio dell’uomo.

Vittime sentite prima della sentenza

Prima della conclusione del dibattimento, c’è stato un colpo di scena con la richiesta da parte del pm della Procura di Siracusa di sentire la testimonianza delle 2 sorelle e del fratello. Sono stati ascoltati, come disposto dal Tribunale, ed avrebbero arricchito di particolari quella drammatica esperienza, a distanza di 10 anni dai fatti.

Tra 90 giorni le  motivazioni

I giudici, nelle ore scorse, al termine della Camera di consiglio, hanno letto il dispositivo della sentenza che condanna il francofontese a 10 anni di carcere. Tra 90 giorni, saranno diffuse le motivazioni dei giudici, probabilmente la difesa dell’imputato ricorrerà in Appello.

Articoli correlati