Gli effetti della lacerazione nel Centrodestra siracusano, presentatosi diviso alle elezioni del Libero consorzio, si sono mostrati tutti nel durissimo scontro tra il deputato regionale di Grande Sicilia, Giuseppe Carta, ed il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata.

Il pomo della discordia

Il pretesto è il trasferimento del Kouros di Lentini, un’antichissima statua che sarà esposta a Catania: l’esponente meloniano rivendica di aver trovato una soluzione che prevede un trasloco temporaneo del reperto e contestualmente la realizzazione di una copia digitale in 3 D da esporre a Lentini.  Per Carta, invece, la statua deve rimanere a Lentini senza se e senza ma. Da qui, la polemica che porta i due esponenti del Centrodestra siracusano a scambiarsi accuse sul versante politico ed elettorale.

Lo scontro sulle elezioni del 27 aprile

Il primo affondo è di Cannata, per cui Carta, in relazione alla vicenda della statua, era “distratto dai risultati delle elezioni provinciali, dove si aspettava e festeggiava 8 seggi ma ne ha ottenuti 7”. La risposta di Carta non si è fatta attendere, ricordando al deputato nazionale che FdI non aveva alle elezioni del 27 aprile un candidato alla presidenza del Libero consorzio. “Mentre Grande Sicilia risulta essere – dice Carta – il primo partito, Fratelli d’Italia si è ritrovato fanalino di coda del centrodestra. Sarebbe stato opportuno assumersi le proprie responsabilità per non essere riusciti nemmeno a proporre un candidato alla presidenza del Libero Consorzio. L’unico risultato concreto ottenuto riguarda una nomina riconducibile alla propria sfera personale: legittimo, ma ben lontano dall’essere un successo politico”.

Volano gli stracci, Cannata, “Carta traditore del Centrodestra”

I due si beccano a colpi di repliche e controrepliche, tutte sul versante elettorale, che è il vero nervo scoperto. Cannata ritiene un successo per Fdi aver incassato due seggi, avendo corso da solo contro la coalizione di Giansiracusa che vedeva dentro Mpa, Dc, Lega e Azione, aiutati dal voto ponderato, considerato che Siracusa, con l’asse Italia-Carta, ha fatto la parte del leone.

“Ma in un’elezione diretta, con voto popolare, il risultato – dice Cannata – sarebbe stato ben diverso: Carta sarebbe stato sonoramente sconfitto. I numeri lo dicono chiaramente: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e DC rappresentano oggi un centrodestra maggioritario, mentre Carta sarebbe ininfluente fuori da ogni logica di coalizione . Il vero traditore del centrodestra a Siracusa ha un nome e cognome: Giuseppe Carta. Lo ha tradito una volta e lo ha fatto di nuovo con le elezioni ponderate. Ma non potrà farlo per sempre. Lo aspetteremo alle elezioni vere, quelle in cui i cittadini sceglieranno davvero”

Carta, “Cannata mi minaccia”

Le parole di Cannata suonano come minacce per Carta. ” Lascio scivolare le velate minacce dell’onorevole Cannata e attendo con ansia i futuri impegni elettorali che, come già accaduto nelle precedenti occasioni, a noi riserveranno soddisfazioni e a qualcuno solo l’amaro in bocca. Se si vuole parlare di politica sarò disponibile a farlo ma lo si faccia seriamente e nei contesti opportuni” dichiara il deputato Ars di Grande Sicilia.

“Parlare di “minacce” è ridicolo” assicura Cannata che lancia un altro messaggio. ” Io continuo a lavorare. Ci rivedremo nei prossimi appuntamenti elettorali, quelli veri, dove sarà la gente – quella che conosce il mio impegno quotidiano – a scegliere da che parte stare”.