Dopo Diego Armando Maradona questo maledetto 2020 si è portato via anche Paolo Rossi, Pablito, l’eroe del mondiale di Spagna 1982. Aveva 64 anni e lottava contro un male purtroppo incurabile.
La moglie Federica Cappelletti, giornalista perugina, ha dato l’annuncio della scomparsa sui social media. Su Facebook ha condiviso una foto dove si vede Paolo Rossi di spalle insieme alle due figlie e queste parole: «Non ci sarà mai nessuno come te, unico speciale, dopo il te il niente assoluto».
Su Instagram, poi, Federica Cappelletti ha condiviso un selfie con il marito e le parole: «Per sempre».
Toccante il messaggio di Giuseppe Trapattoni, ex allenatore della Juventus, che su Twitter ha scritto: «Ciao Paolo… I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori».
Infine, il ricordo di Dino Zoff, il portiere della spedizione spagnola nel 1982: «Ci ha permesso di vincere il Mondiale. Da un po’ non ci sentivamo e vedevamo, lui non ha voluto parlare di questa situazione, si è sempre mantenuto riservato. Con un padre di famiglia come Bearzot, a parte io che potevo essere un fratello maggiore di Rossi, si era creato una vera squadra che si comportava da squadra anche nella vita fuori dal campo che è una cosa molto importante. Eravamo in un momento di critiche esasperate fuori tema, anche lui era inserito in queste critiche, ma poi ha dimostrato valore, determinazione, carattere per risollevare noi e lui da una situazione tesa ed è stato l’artefice principale di quella vittoria del Mondiale».
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