Oggi era fondamentale portare a casa i tre punti e il Palermo c’è riuscito. I rosanero passano ad Ascoli, nel match valevole per la quinta giornata di campionato di Serie B. Gli uomini di Eugenio Corini non subiscono praticamente mai in fase difensiva, ma al contempo faticano a creare palle gol interessanti. L’episodio che sblocca il match arriva in pieno recupero. Soleri, ancora una volta determinante, trova un assist importante per Mancuso che, in scivolata, beffa Viviano e permette ai rosanero di conseguire la terza vittoria consecutiva.

Tra le note positive in casa rosanero c’è sicuramente il pacchetto arretrato. Lucioni è ormai leader difensivo e con Ceccaroni forma una coppia praticamente invalicabile per gli avversari. Il Palermo ha però sofferto in fase di manovra. Stulac non ha trovato grandi soluzioni in avanti, aiutato soltanto da un Di Francesco che predica nel deserto per larga parte della partita. Bene, invece, i subentrati. Mancuso segna e si rivela decisivo. Soleri fa movimento e si rivela fondamentale nel finale. Una prestazione che potrebbe mettere in difficoltà il tecnico Eugenio Corini, anche alla luce dell’ennesimo prestazione incolore di Brunori, unica vera nota dolente di giornata. Servirà altro tempo, evidentemente, per vederlo in forma.

Le pagelle di Ascoli – Palermo

Pigliacelli s.v. Mai impegnato dagli avversari

Aurelio 6: Al netto del cartellino giallo preso nel primo tempo per un fallo decisamente veniali, il terzino sinistro gioca una buona parte, soprattutto in proiezione offensiva. Bene però anche in fase difensiva.

Ceccaroni 7: Solido, forma una coppia invalicabile con Lucioni. Fondamentale la sua spizzata sul gol di Mancuso.

Lucioni 7: Il Palermo ha trovato il suo leader difensivo. Non sbaglia una scelta. Invalicabile

Mateju 6: Dopo un primo tempo con qualche incertezza, nella ripresa conferma quanto visto di buono durante la sfida contro la Feralpi. In ripresa.

Stulac 6: Qualche buona geometria nel primo tempo. Soffre il tatticismo in campo.

Henderson 5: Oggi lo scozzese ha giocato una partita sottotono rispetto a quanto visto nelle partite precedenti.

Segre 6: Primo tempo di buon livello, cala nella ripresa insieme a tutta la squadra.

Di Mariano 5,5: Sbaglia tante scelte nel primo tempo. La parziale insufficienza si conferma anche a fine partita, anche se risulta importante il suo cross da corner sull’occasione del gol del vantaggio.

Di Francesco 6,5: Predica nel deserto nel primo tempo. L’unico a cercare il dribbling e la superiorità numerica, nonostante i numerosi interventi sulle gambe degli avversari. Stoico.

Brunori 5: Peggiore in campo. Sembra il lontano parente di quello visto lo scorso anno. In ritardo, temporeggia troppo, non insegue gli avversari e si dimostra praticamente nullo in fase offensiva. Nei 78′ giocati si rende pericoloso soltanto una volta. Ectoplasma.

Lund (dal 65′) 6: Entra al posto di Aurelio a metà ripresa e non sfigua. Solido difensivamente, propone qualche buona sgroppata in avanti.

Mancuso (dal 65′) 7: Una sola parola: decisivo. Ha un’occasione e la sfrutta. In certe partite, questa dote è fondamentale.

Gomes (dal 65′) 5,5: Subentra ad Henderson ma conferma i suoi attuali limiti tecnico-tattici. Tanti, troppi falli concessi agli avversari in posizione pericolosa.

Soleri (dal 82′) 6,5: Gioca pochi minuti ma si conferma determinante.

Coulibaly (dal 82′) 6,5: Anche lui gioca pochi minuti, ma si mette a referto con la bella apertura per Di Mariano che porta all’angolo da cui nasce il gol.

Corini 6,5: Soffre il tatticismo degli avversari, senza mai subire particolari pericoli. Il suo reparto difensivo è un muro invalicabile per l’Ascoli. Qualche problema però in fase di costruzione della manovra. Stulac, per larghi della tratti della partita, è stato troppo isolato. Nella ripresa, la prima conclusione verso la porta di Viviano arriva solo al minuto 70. Bravo però ad indovinare la scelta e il momento dei cambi. Ancora una volta, la panchina è decisiva. Lo scorso anno queste partite non si sarebbe vinte. Oggi qualcosa è cambiato, anche in termini di mentalità. Adesso sul cammino del Palermo c’è l’ostico Cosenza. Bisognerà dare tutto per portare a casa una vittoria fondamentale per il percorso verso la Serie A.

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