- Al Renzo Barbera e davanti a quasi 11mila spettatori, l’Italia cede alle elvetiche 2-1
- Le Azzurre perdono la vetta del girone G delle qualificazioni a Mondiali 2023
- Decisivo l’avvio di gara con le svizzere a segno due volte in 20 minuti
- Bonansea nella ripresa accorcia e nel finale colpisce la traversa
- Bertolini “Abbiamo sbagliato l’approccio, siamo entrate in campo troppo impaurite”
Niente da fare per la nazionale femminile. A Palermo, le Azzurre allenate da Milena Bertolini si inceppano e perdono 2-1 con la Svizzera il match clou del girone G delle qualificazioni ai Mondiali 2023 di calcio che si disputerà in Australia e Nuova Zelanda.
Davanti ai quasi 11.000 spettatori del Renzo Barbera, l’Italia regala l’avvio di partita alle elvetiche che nei primi 20 minuti realizzano le due marcature che alla fine saranno vincenti. L’approccio di gara è stato sbagliato. Nella ripresa c’è stata la reazione ma non è servita. Contro anche la sfortuna con una traversa colpita da Bonansea a tempo scaduto. Al fischio finale è festa elvetica. Si tratta della prima sconfitta della selezione femminile a Palermo dopo quattro precedenti tutti vittoriosi ed a reti inviolate.
L’Italia perde, così, la vetta del girone e dopo 4 vittorie consecutive – e quattro partite senza subire gol – lascia la prima posizione alle rossocrociate che adesso vedono più vicina la qualificazione.
Le Azzurre pagano le diverse assenze a centrocampo sia a causa di infortuni che per il Covid. Basti pensare che l’unica titolare è il regista della Roma, Manuela Giugliano. Si aggiungono le chiamate delle interiste Simonetti e Pandini e quella dell’empolese Cinotti a centrocampo.
Avvio di marca elvetica
Il forte vento del Renzo Barbera ed il freddo caratterizzano la sfida. Il pubblico prova a scaldare le Azzurre ma l’avvio è di marca elvetica. Ed è shock per l’Italia. Passano 7 minuti e Sow di testa batte Giuliani facendo cadere l’imbattibilità del portiere della nazionale dopo quasi 370 minuti.
La reazione è timida e la Svizzera affonda. Al 21’ Crnogorcevic, una delle più temute, sigla il raddoppio sfruttando un grave errore di Sara Gama in impostazione. L’elvetica insacca di testa il 2-0 ed al Barbera cala – se possibile – ancora più il gelo.
Le Azzurre provano a rispondere
Sullo 0-2 l’Italia si ritrova e prende coraggio. È Giacinti che ci prova al 23’ ma la conclusione è centrale e viene bloccata dal portiere svizzero. Le Azzurre provano a spingere senza però creare grossi problemi alla retroguardia ospite che si difende con ordine
Nella ripresa cambia musica
Il Ct Milena Bertolini manda in campo la stessa formazione che però scende in campo più convinta. Sono le svizzere, però, a sfiorare il colpo del definitivo Ko: al 50’ grave errore di Giuliani e Folmli recupera la sfera colpendo il palo.
Bachmann ci riprova due minuti più tardi ma questa volta l’estremo difensore azzurro risponde presente chiudendo in uscita disperata la strada (e la porta) all’avversaria che si era presentata sola.
Scampato il pericolo, al 61’ le Azzurre riaprono l’incontro con un tiro maligno di Barbara Bonansea che fredda il portiere svizzero con una conclusione leggermente deviata. Per la Bonansea è la 28ma rete in nazionale in 78 presenze.
Arrembaggio azzurro, traversa sul gong
L’Italia è rivitalizzata e tenta la via del pareggio in diverse occasioni. Il pubblico del Barbera spinge col suo calore. Ma la nazionale manca un po’ per imprecisione ed un po’ per sfortuna il pari.
Non arriva il pareggio e c’è il brivido – con beffa – finale. Bonansea tira splendidamente dal limite dell’area di rigore, la parabola a spiovere e velenosa scavalca il portiere ma sbatte sulla traversa. Finisce così. L’Italia di Bertolini deve vincere in Svizzera il prossimo 12 aprile se vorrà centrare la qualificazione diretta ai Mondiali 2023.
Bertolini “Abbiamo sbagliato approccio”
A fine gara, le parole di Milena Bertolini analizzano la sfida: “Abbiamo avuto un approccio sbagliato, titubante, prendendo due gol perché siamo entrate impaurite. Poi abbiamo iniziato a giocare e nel secondo tempo la squadra ha fatto tantissimo per recuperare: peccato per la fine, almeno il pareggio lo avremmo meritato. In Romania non sarà facile, ma andiamo lì per cercare di fare punti”.
Martedì la sfida alla Romania
Non c’è però tempo di recriminare. Martedì 30 novembre alle 17.30 l’Italia tornerà in campo in trasferta a Mogoșoaia per affrontare la Romania, terza forza del girone G. In palio tre punti importanti per non perdere contatto dalla vetta ed allontanare l’insidia romena.
Commenta con Facebook